Coriandoli luminosi e stupidi

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Titolo originale:

Bright Stupid Confetti

Contenuto del libro:

Leggendo queste poesie, ho la costante sensazione di dover raggiungere il loro autore. Mi precede e mi fa un cenno con la testa. Vengono fatti paragoni, spesso con l'astronomia, la climatologia, la genetica, l'informatica, la medicina, gli studi sugli animali, ma shipley ha già saltato gli steccati delle metafore. Questi poemi in prosa hanno l'eleganza delle prove scientifiche e delle variazioni di Goldberg. Non offrono risposte, se non l'umorismo ironico del loro stesso farsi e disfarsi. Come ha insegnato Laozi, e shipley lo dimostra ancora una volta, il modo in cui si può comunicare non è il modo, ma comunque vogliamo comunicare.

- Jee Leong Koh, autore di Connor & Seal.

Nella sua forma, nei suoi tropi, nei suoi toni e nella sua intensità, "Coriandoli stupidi e brillanti" si unisce a una serie di prose decadenti che vanno da Baudelaire a Jos Antonio Ramos sucre a Johannes Gransson. Questo volume esplora la speranza/paura che il corpo possa scoprire di più di se stesso, e che la voce pronunciata nell'abisso del proprio sogno-terreno corporeo possa pronunciare una logica infernale per oscurare il sole. "Il suono di te stesso: quella tempesta di filo spinato", un libro con cui raggomitolarsi.

- Joyelle McSweeney, autrice di Toxicon e Arachne.

Per tutta la sua bellezza formale e le sue immagini strazianti, ciò che trovo più affascinante della scrittura di Gary J. Shipley è il suo perpetuo sforzo di penetrare l'impenetrabile, che per me è la definizione stessa di tautologia e di ossessione. C'è una sorta di narratività concentrata in queste ruminazioni pure che mi piace. Se c'è davvero qualcosa al di là del linguaggio, deve essere inutile o bizzarro. E questo fa parte del gioco. L'insensatezza non è insensatezza. Leggete una qualsiasi opera di Shipley e lo capirete.

- Rbert Gl, autore di Agnomia e Naked Thoughts.

Guardando il libro di Shipley, ci si potrebbe chiedere: che tipo di materiale genetico variante è questo? È straziato dalle torture? È marziano? È una bellezza vestita da microgravità o da permafrost o da burqa? Forse tutto ciò che Shipley scrive è una specie di lupo etiope digitalizzato: telecomandato, feroce, selvaggiamente feroce. I suoi blocchi di prosa si muovono come lupi che cacciano in branco, inseguendo la clonazione e gli istinti animali per dimostrare i batteri intestinali o la sopravvivenza, cercando di stampare in 3D l'inutilità su un foglio di testo che potrebbe essere chiamato anima. Shipley pota la nostra vista dove spuntano milioni di alberi epilettici di percezioni. Forse ha scritto un libro per i tormentati dal sonno, per tre gatti, per la nebbia, per il riscaldamento globale, per una balena in embrione, per la vostra anomalia genetica, per la vostra epistassi preferita, per le vostre risaie, per la vostra fissazione per la morte, per i vostri immunosoppressori, per il vostro coccodrillo cefalopode, o semplicemente per voi, perché amate così tanto il materiale genetico del linguaggio, o forse per darvi ciò che meritate di più: "indigestione temporale".

- Vi Khi Nao, autore di Fish in Exile e Sheep Machine.