Conversazioni con Chinua Achebe

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Titolo originale:

Conversations with Chinua Achebe

Contenuto del libro:

I libri di Chinua Achebe sono letti in tutto il mondo anglosassone. Sono stati tradotti in più di cinquanta lingue. I suoi editori stimano che siano state vendute più di otto milioni di copie del suo primo romanzo Things Fall Apart (1958). Di conseguenza, è l'autore africano più conosciuto e studiato. Tra i suoi libri di narrativa e saggistica si ricordano No Longer at Ease, Arrow of God, Morning Yet on Creation Day, Christmas in Biafra e altri.

Achebe è stato spesso definito l'inventore del romanzo africano. Sebbene egli neghi modestamente questo titolo, è vero che la letteratura africana moderna non sarebbe fiorita in modo così rapido e spettacolare se non avesse aperto la strada raccontando la storia dell'Africa da un punto di vista distintamente africano. Molti altri africani sono stati ispirati a scrivere romanzi dal suo esempio.

Le interviste qui raccolte coprono più di trent'anni di carriera di Achebe. La prima è stata registrata nel 1962, l'ultima nel 1995. Insieme offrono un campione rappresentativo di ciò che ha detto agli intervistatori per giornali, riviste e libri in molti Paesi diversi. Attraverso le sue stesse dichiarazioni possiamo vedere Achebe come un uomo di lettere, un uomo di idee, un uomo di parole.

Come dimostrano queste interviste, Achebe è un oratore impressionante e un conversatore dotato che esprime le sue idee con un linguaggio semplice ma pungente, moderato ma condito di immagini e illustrazioni colorate. È questo talento per una comunicazione profonda e significativa, questo modo intimo con le parole, che rende le sue interviste un piacere da leggere. Ha la capacità di penetrare l'essenza di una domanda e di formulare una risposta che affronti le preoccupazioni dell'intervistato e che talvolta vada al di là di tali preoccupazioni per arrivare a questioni di interesse generale.

"La gente", dice, "si aspetta dalla letteratura un commento serio sulla propria vita. Non si aspettano frivolezze. Si aspettano che la letteratura dica qualcosa di importante che li aiuti nella loro lotta con la vita. Questo è ciò che la letteratura, l'arte, dovrebbe fare: darci un secondo controllo sulla realtà in modo che, quando diventa necessario, possiamo rivolgerci all'arte e trovare una via d'uscita. Quindi, è una questione seria".