Conclave 1559: Ippolito d'Este e l'elezione papale del 1559

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(basato su 4 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Conclave 1559: Ippolito d'Este and the Papal Election of 1559

Contenuto del libro:

Intrighi, doppi giochi e cospirazioni nella Città Eterna.

Un'affascinante narrazione della commistione tra potere secolare e religioso" New Statesman.

"Fa rivivere non solo la dimensione politica, ma anche gli affascinanti dettagli materiali" BBC History Magazine.

Una lettura estremamente piacevole ed emozionante... Hollingsworth ha tolto il velo di segretezza che circonda i conclavi papali" History Today.

Literary Review.

Agosto 1559. La lunga e calda estate italiana volge al termine, così come la vita di un papa rigidamente ortodosso e profondamente impopolare. Il papato duramente repressivo di Paolo IV ha visto l'istituzione dell'Inquisizione romana e dell'Indice dei libri proibiti, il rifiuto irremovibile di aprire il dialogo con i protestanti e la ghettizzazione degli ebrei di Roma. Il 5 settembre 1559, mentre le grandi porte della Sala Regia del Vaticano vengono chiuse cerimonialmente, il futuro della Chiesa cattolica - e dell'intera Europa - è in bilico.

Mary Hollingsworth offre una ricostruzione avvincente e accurata della più lunga e impegnativa delle elezioni papali del XVI secolo. Le sue linee di frattura incrociate divisero non solo i moderati dai conservatori, ma anche gli aderenti a tre "fazioni" nazionali con interessi reciprocamente incompatibili. Francia e Spagna cercavano entrambe di estendere il loro potere in Italia e oltre e avevano idee molto diverse su chi dovesse essere il nuovo papa, così come i cardinali italiani. Attingendo ai dettagliati libri contabili lasciati da Ippolito d'Este, uno dei cardinali partecipanti, il Conclave 1559 offre notevoli spunti di riflessione sulla vita quotidiana e sulle preoccupazioni dei quarantasette uomini rinchiusi per circa quattro mesi in Vaticano.