concetti: un diario di viaggio

Titolo originale:

concepts: a travelogue

Contenuto del libro:

I concetti sembrano funzionare meglio quando vengono creati in quello spazio intermedio tra teoria e prassi, tra filosofia, arte e scienza. Deleuze stesso ha generato molti concetti in questo incontro tra filosofia e non-filosofia (arte, letteratura, cinema, botanica, ecc.): le sue idee di affetti e percezioni, di divenire, di balbuzie, di movimento-immagine e tempo-immagine, di rizoma, per citarne solo alcune.

Nel caso di questo volume, l'“altro” è l'“altro” della lingua/cultura inglese (e della sua filosofia): cosa succede se invece di “altre discipline” prendiamo altre culture, altre lingue, altre filosofie? L'attenzione all'inglese come lingua egemonica del discorso accademico non ci nega forse una pletora di possibilità, di possibili Denkfiguren, di possibili concetti?

Questa raccolta è una sorta di diario di viaggio. Il viaggio non segue una traiettoria particolare: alcuni Paesi non sono presenti sulla mappa, altri sono visitati due volte. Non c'è quindi alcuna pretesa di completezza: è piuttosto un invito a rispondere alla chiamata... c'è molto da esplorare!