Commentari reali degli Inca e storia generale del Perù, parte prima

Recensioni dei lettori

Il libro offre una prospettiva approfondita e accattivante sull'Impero Inca attraverso gli occhi di Garcilaso de la Vega, uno storico meticcio nato poco dopo la conquista. Il suo background unico gli permette di fondere nei suoi resoconti sia le tradizioni spagnole che quelle incaiche, rendendolo una risorsa fondamentale per la comprensione del Perù pre-ispanico. I lettori apprezzano gli approfondimenti storici, l'organizzazione e la vivida rappresentazione della vita prima della conquista spagnola. Tuttavia, alcuni avvertono che l'ammirazione dell'autore per il culto solare inca potrebbe influenzare le interpretazioni.

⬤ Ricco approfondimento storico sull'Impero Inca e sul Perù pre-ispanico.
⬤ Prospettiva unica di un autore di origini miste, che offre una miscela di punti di vista culturali spagnoli e incaici.
⬤ Resoconti dettagliati della vita prima della conquista spagnola e degli eventi che la circondarono.
⬤ Confronti con altre civiltà migliorano la comprensione.
⬤ Una visione schietta e senza censure degli eventi storici.

⬤ I pregiudizi personali dell'autore nei confronti del culto solare incaico possono influenzare sottilmente i lettori.
⬤ La lunghezza di oltre 500 pagine potrebbe essere scoraggiante per alcuni.
⬤ Alcuni lettori potrebbero trovare il contenuto denso e richiedere una lettura attenta.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Royal Commentaries of the Incas and General History of Peru, Part One

Contenuto del libro:

Garcilaso de la Vega, il primo nativo del Nuovo Mondo a raggiungere l'importanza di scrittore nel Vecchio, nacque a Cuzco nel 1539, figlio illegittimo di un cavaliere spagnolo e di una principessa inca. Sebbene sia stato educato come un gentiluomo spagnolo e abbia conquistato un posto importante nelle lettere spagnole, Garcilaso era ferocemente orgoglioso della sua ascendenza indiana e scrisse con il nome di EI Inca.

Royal Commentaries of the Incas è il resoconto dell'origine, della crescita e della distruzione dell'impero Inca, dalla sua nascita leggendaria fino alla morte, nel 1572, del suo ultimo sovrano indipendente. Per il materiale della prima parte dei Commentarii reali - la storia della civiltà inca prima dell'arrivo degli spagnoli - Garcilaso si è basato su "ciò che ho sentito spesso da bambino dalle labbra di mia madre, dei suoi fratelli, dei suoi zii e di altri anziani... (dell'origine dei re inca, della loro grandezza, della grandezza del loro impero, delle loro gesta e delle loro conquiste, del loro governo in pace e in guerra, e delle leggi che ordinavano a grande vantaggio dei loro vassalli".

Storia convenzionalizzata e formale di una tradizione orale, i Commentari reali descrivono la graduale imposizione dell'ordine e della civiltà su un mondo primitivo e barbaro. A questo Garcilaso aggiunge fatti sulla geografia, la flora e la fauna della terra, le pratiche popolari, la religione e le superstizioni, le realizzazioni agricole, architettoniche e ingegneristiche del popolo e una serie di altre informazioni tratte dal suo ricco bagaglio di conoscenze tradizionali, dall'osservazione personale o dalla filosofia speculativa.

Per quanto importante come storia, il classico di Garcilaso è molto di più: è anche un'opera d'arte. Il suo stile grazioso e aggraziato, abilmente tradotto da Harold V. Livermore, riesce a far rivivere al lettore un'autentica opera letteraria.

La prima parte copre la storia degli Inca fino all'arrivo degli spagnoli.