Come le api (e gli esseri umani) vedono i livelli di grigio: spiegazioni intuitive, logiche e anti-intuitive per alcune osservazioni curiose

Titolo originale:

How Do Bees (and Humans) See Grey Levels?: Intuitive, logical, and anti-intuitive explanations for some curious observations

Contenuto del libro:

Ci sono diverse fonti di grave confusione nelle indagini su come le api e gli esseri umani vedono il grigio e il nero. In primo luogo, von Frisch ha addestrato le api ad avvicinarsi a una carta colorata, per poi verificare se fossero in grado di distinguere quel colore da una tavolozza di 15 tonalità di grigio disposte insieme su una tavola di prova. Sfortunatamente, egli utilizzò carte fatte di pasta di legno, che non riflettono i raggi ultravioletti, per cui i recettori UV furono esclusi. In secondo luogo, 16 anni dopo è stato dimostrato che le api necessitano di una differenza di luminosità del 25% per discriminare i livelli di grigio, quindi il suo test era incerto. In terzo luogo, le api sono dicromatiche e rilevano solo il contrasto verde e la frazione di luce che stimola i recettori blu. La confusione più interessante è che i fotoni grigi non esistono, ma questo non influisce sulle api perché sono dicromatiche funzionali e trattano il grigio come qualsiasi altro colore. Nessun problema. I recettori UV negli occhi composti dell'ape servono a rilevare la direzione del cielo per stabilizzare il volo e fuggire verso l'alto quando vengono disturbati.

L'ape è un erbivoro senza sesso, il che potrebbe spiegare la sua retina relativamente semplice. Sono stati rilevati ulteriori tipi di recettori cromatici negli occhi di alcune mosche, farfalle e libellule, presumibilmente per il riconoscimento esclusivo dell'altro sesso o della preda. Tuttavia, si tratta di una visione monofunzionale che non richiede una grande elaborazione o un cervello di grandi dimensioni. La visione completa dei colori richiede almeno tre tipi di recettori e un'ampia corteccia visiva, come nei primati.

La visione umana è più difficile da comprendere in questo contesto. Il nero è interamente un'allucinazione perché non esistono fotoni neri. Il bianco viene rilevato normalmente con tre tipi di recettori che agiscono insieme, ma gli oggetti più luminosi in vista sembrano bianchi anche se sono verdi o rossi, forse come calibrazione. Anche i bordi degli oggetti lucidi sembrano bianchi, anche se chiaramente non lo sono. Il grigio viene allucinato come vari livelli di nero laddove c'è il bianco ma l'illuminazione non è sufficiente per vederlo come bianco.

Questi argomenti sono discussi in un contesto storico. Tuttavia, alcuni studiosi della visione delle api continuano a credere che le api abbiano una visione a colori e molti credono che il loro cane o gatto veda solo in bianco e nero, la cosiddetta visione acromatica. Tuttavia, come l'ape, tutti si sono evoluti in un mondo in cui predominava il verde e molte cose di interesse erano meno blu (ad esempio, il giallo) o più blu che verdi (ad esempio, il blu), quindi la maggior parte dei mammiferi si è evoluta come dicromatici, senza recettori UV o rossi.