Coleridge as Poet and Religious Thinker
Nel XIX secolo esisteva una netta divisione tra coloro che leggevano Coleridge come pensatore religioso e coloro che lo leggevano come poeta. Ancora oggi, lettori e critici trovano difficile non considerare un aspetto della sua opera escludendo l'altro.
Qui David Jasper considera Coleridge come poeta, critico letterario, teologo e filosofo, vedendolo occupare un posto rappresentativo nel pensiero romantico europeo e inglese sulla poesia, la religione e il ruolo dell'artista. I suoi primi scritti sono strettamente legati al suo pensiero religioso e critico maturo, e le sue poesie più importanti, "Kubla Khan", "The Rime of the Ancient Mariner" e l'ode "Dejection", sono un preludio necessario agli scritti in prosa del periodo centrale della vita di Coleridge. L'auto-riflessione sui processi di creazione della poesia e dell'arte, in particolare nella Biographia Literaria, è un importante sviluppo del senso di Coleridge della relazione tra il finito e l'infinito attraverso l'ispirazione del poeta.
L'attenzione alla natura dell'ispirazione, dell'immaginazione e dell'ironia nella scrittura creativa conduce direttamente alle sue successive discussioni sul bisogno dell'uomo di un redentore divino e sulla natura della rivelazione divina. Nelle ultime poesie, l'attenzione è rivolta al tema dell'auto-riflessione, in cui la crescita spirituale è parte integrante dello sviluppo poetico, e ciascuno bilancia l'altro.
La parte finale del libro prende in considerazione la prosa successiva di Coleridge, collegando le sue riflessioni sulla poesia con un'epistemologia appresa principalmente da Kant e Fichtee in una discussione sulla rivelazione e sul male radicale. In conclusione, la posizione religiosa di Coleridge viene riassunta attraverso i taccuini tardivi e ancora inediti e i resti frammentari dell'Opus Maximum, a lungo progettato.
L'ultimo capitolo mette in relazione Coleridge con un dibattito più recente sulla natura dell'ispirazione, poetica e divina, che nasce dalle Bampton Lectures di Austin Farrer, The Glass of Vision.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)