Chilometri 101

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Titolo originale:

Kilometer 101

Contenuto del libro:

Una nuova raccolta di racconti e saggistica di un maestro russo dell'umorismo agrodolce, dell'ironia drammatica e delle intuizioni toccanti sulla vita contemporanea.

La città di Tarusa si trova a 101 chilometri da Mosca, abbastanza lontana da essere servita, sotto il governo sovietico, come luogo in cui gli ex prigionieri politici e altri "indesiderabili" potevano stabilirsi legalmente. Situata tra il centro del potere e le province, tra la moderna capitale urbana e la campagna, Tarusa è il luogo perfetto da cui osservare una Russia che, nelle parole di Maxim Osipov, "cambia molto (nel corso di un decennio), ma in due secoli... per niente".

I racconti e i saggi di questo volume - che fa seguito al suo esordio in inglese, Rock, Paper, Scissors - affrontano le principali questioni della vita moderna all'interno e all'esterno della Russia con la miscela di audacia e sottigliezza che contraddistingue Osipov. Inganni, pressioni politiche, discriminazioni etniche, la voglia di emigrare e la paura di abbandonare la propria casa, così come una miriade di debiti e conflitti generazionali, si intrecciano in modo complesso in queste opere, così come nelle vite dei russi di Osipov e nelle nostre.

Tuttavia, ciò che lega la prosa di questo volume non è solo un insieme di preoccupazioni, ma anche le intuizioni penetranti e l'impavido realismo di Osipov. "I sogni cadono, uno dopo l'altro", scrive nel saggio di apertura, "alcuni perché si avverano, ma la maggior parte perché si rivelano inutili". Eppure, come ci ricorda nel saggio finale, se vista da terra, "la vita non tende all'esaurimento, allo zero, ma, al contrario, al riempimento, alla pienezza".