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La raccolta di saggi di Rebecca Solnit discute le questioni sociali e politiche contemporanee con acume ed eloquenza. Mentre molti lettori lodano la sua capacità di articolare idee complesse e di fornire una prospettiva fresca su argomenti importanti, alcune critiche evidenziano una percezione di parzialità nelle sue argomentazioni.
Vantaggi:La scrittura di Solnit è apprezzata per la sua chiarezza, profondità e stile coinvolgente. I lettori apprezzano la sua perspicace analisi degli eventi attuali, la sua capacità di collegare temi disparati e il peso emotivo dei suoi saggi. Molti trovano che le sue prospettive sul genere, la razza e la giustizia sociale siano illuminanti e responsabilizzanti, rendendo il suo lavoro una lettura essenziale.
Svantaggi:Alcuni lettori ritengono che i suoi saggi siano eccessivamente unilaterali e che manchino punti di vista alternativi o prove a sostegno delle sue argomentazioni. Alcuni hanno notato che la sua scrittura richiede una lettura attenta, che può essere impegnativa in un breve lasso di tempo. Inoltre, ci sono commenti sulla percezione di un pregiudizio verso una visione negativa degli uomini e una certa posizione politica.
(basato su 20 recensioni dei lettori)
Call Them by Their True Names: American Crises (and Essays)
Rebecca Solnit è autrice di oltre venti libri, tra cui il bestseller internazionale "Gli uomini mi spiegano le cose". Definita "la voce della resistenza" dal New York Times, è emersa come una guida essenziale per i nostri tempi, attraverso i suoi commenti incisivi sul femminismo, la violenza, l'ecologia, la speranza e tutto ciò che sta in mezzo.
In questa raccolta potente e di ampio respiro, Solnit rivolge la sua attenzione alle battaglie per il significato, il luogo, il linguaggio e l'appartenenza al centro delle crisi più importanti del nostro tempo. Esplora il modo in cui le emozioni plasmano la vita politica, la politica elettorale, le sparatorie della polizia e la gentrificazione, la vita di un uomo straordinario nel braccio della morte, la protesta per l'oleodotto a Standing Rock e la minaccia esistenziale posta dal cambiamento climatico.
Cambiare il mondo significa cambiare la storia, i nomi e il linguaggio con cui lo descriviamo. Chiamare le cose con il loro vero nome può anche tagliare le bugie che giustificano, mascherano, evitano o incoraggiano l'inazione, l'indifferenza, la noncuranza di fronte all'ingiustizia e alla violenza.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)