Cattive vibrazioni: La storia dell'idea di musica come causa di malattie

Punteggio:   (4,6 su 5)

Cattive vibrazioni: La storia dell'idea di musica come causa di malattie (James Kennaway)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Bad Vibrations” di James Kennaway esplora le implicazioni storiche e psicologiche della musica sulla mente umana, evidenziandone i pericoli e gli usi percepiti nel corso della storia. Fornisce un esame approfondito di come la musica sia stata vista come fonte di decadimento morale, malattia e manipolazione, discutendo anche il ruolo unico del jazz in queste discussioni.

Vantaggi:

Il libro è stato elogiato per essere una lettura eccellente ed essenziale, che fornisce preziose intuizioni sul rapporto tra musica e psicologia umana. L'esplorazione dettagliata di Kennaway delle rappresentazioni storiche della musica, combinata con fonti interdisciplinari, lo rende uno studio informativo su un argomento unico.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno trovato il libro un po' pesante e impegnativo da leggere, soprattutto per chi non è madrelingua inglese. Anche la complessità dell'argomento trattato può risultare eccessiva per alcuni.

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Bad Vibrations: The History of the Idea of Music as a Cause of Disease

Contenuto del libro:

La musica è stata usata come cura per le malattie fin dai tempi della lira di Re Davide, ma l'idea che potesse essere una seria causa di malattie mentali e fisiche era rara fino alla fine del XVIII secolo. A quel tempo, i medici iniziarono a sostenere che la musica eccessiva, o il tipo di musica sbagliata, poteva stimolare eccessivamente un sistema nervoso vulnerabile, portando a malattie, immoralità e persino alla morte.

Da allora si sono susseguite ondate di panico morale per presunte epidemie di nervosismo musicale, causate da qualsiasi cosa, da Wagner al jazz e al rock 'n' roll. È stato questo dibattito medico e critico a fornire la retorica psichiatrica della “musica degenerata” che è stata la motivazione per la persecuzione dei musicisti nella Germania nazista e nell'Unione Sovietica. Negli anni Cinquanta, l'ansia medica per la musica si è spostata sull'idea che il “lavaggio del cervello musicale” e i “messaggi subliminali” potessero affaticare i nervi e portare al controllo mentale, alla malattia mentale e al suicidio.

Più recentemente, la diffusione delle armi sonore e l'uso della musica nelle torture della cosiddetta guerra al terrorismo hanno reso il tema della musica dannosa per la salute di preoccupante attualità. Questo libro delinea e spiega lo sviluppo dell'idea di musica patologica dall'Illuminismo ai giorni nostri, fornendo un contributo originale alla storia della medicina, della musica e del corpo.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781138249141
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2016
Numero di pagine:226

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)