Caino: Un mistero drammatico in tre atti

Titolo originale:

Cain: A Dramatic Mystery in Three Acts

Contenuto del libro:

Antoine Fabre d'Olivet (8 dicembre 1767-25 marzo 1825) è stato uno scrittore, poeta e compositore francese la cui ermeneutica biblica e filosofica ha influenzato molti occultisti, come Eliphas Levi e Gerard Encausse (Papus), e Rene Guenon. D'Olivet ha trascorso la sua vita alla ricerca della saggezza esoterica nascosta nelle Scritture ebraiche, nella filosofia greca e nel simbolismo di molte culture antiche, come l'India, la Persia e l'Egitto.

I suoi scritti sono considerati dei classici della tradizione ermetica. Le sue opere più conosciute oggi sono la sua ricerca sulla lingua ebraica (La lingua ebraica restaurata), la sua traduzione e interpretazione degli scritti di Pitagora (I versi d'oro di Pitagora) e i suoi scritti sull'arte sacra della musica. Oltre alle opere sopra citate, Hermetica ha pubblicato in formato facsimile coerente per la serie Collected Works of Fabre d'Olivet The Healing of Rodolphe Grivel, nonché Hermeneutic Interpretation of the Origin of the Social State of Man and the Destiny of the Adamic Race.

La padronanza di molte lingue antiche e delle loro letterature ha permesso a D'Olivet di scrivere (all'epoca di Napoleone) quest'ultima opera, che rimane una pietra miliare nell'indagine delle correnti esoteriche più profonde che operano nella storia della cultura. La cosmogonia mosaica di Fabre d'Olivet deriva interamente dal Sepher di Mosè, e bisognerebbe leggere la sua traduzione del Bereshith per comprendere come le idee esoteriche degli Egizi sulla creazione differiscano dalle semplici narrazioni dei traduttori exoterici di Mosè, e siano invece scritti che contengono la cronaca dell'anima umana, la sua origine, le fasi di involuzione e di evoluzione, e i mezzi con cui essa può infine ritrovare la sua origine.

Dalla Prefazione del traduttore Caino e Abele sono le due forze primordiali della natura elementare. Sono i primi due esseri cosmogonici prodotti da Eva, quando, dopo un certo movimento verso la natura elementare, ha perso il nome di Aisha, che designava la natura intellettuale di Adamo, per prendere quello di Eva, che non esprime altro che la vita materiale di questo essere universale.

Dalla lettera dell'autore a Lord Byron.