Punteggio:
Il libro offre una complessa esplorazione del fenomeno dei prepper, combinando elementi di analisi culturale, filosofia e giornalismo. Sebbene molti lettori lo abbiano trovato affascinante e istruttivo, alcuni lo hanno criticato perché eccessivamente politico e privo di consigli pratici per la preparazione.
Vantaggi:⬤ Analisi squisita e narrazione coesa che unisce filosofia e giornalismo.
⬤ Ben studiato con una sezione di note completa.
⬤ Offre affascinanti approfondimenti sulla cultura dei prepper e sui bunker ad essi associati.
⬤ Discussione tempestiva sulle implicazioni del COVID-19 sulla preparazione.
⬤ Coinvolgente e dal ritmo incalzante, che ha spinto molti lettori a finire in fretta.
⬤ Molti hanno ritenuto che l'autore fosse eccessivamente critico o sprezzante nei confronti dei prepper, presentandoli come strani o ridicoli.
⬤ Alcuni hanno trovato il libro pieno di dettagli inutili e commenti politici, che hanno sminuito l'argomento principale.
⬤ Mancavano informazioni pratiche per coloro che erano veramente interessati alla preparazione.
⬤ Accolto dalla critica per la sua percezione di parzialità politica e di sfumature cospiratorie.
(basato su 37 recensioni dei lettori)
Bunker: What It Takes to Survive the Apocalypse
"Una sorta di Super Size Me apocalittico" (The Guardian) che è allo stesso tempo "avvincente e riflessivo" (Financial Times) sulle comunità di "prepper" di tutto il mondo che stanno costruendo fortezze contro una serie di minacce. Attualmente, 3,7 milioni di americani si definiscono "prepper".
Altri milioni si preparano senza saperlo. Bradley Garrett, che ha iniziato a scrivere questo libro anni prima della pandemia di Covid-19 del 2020, sostiene che la preparazione è una risposta razionale ai sistemi globali, sociali e politici che non riescono a produrre narrazioni credibili di stabilità continua. A fronte di un senso di incertezza alimentato dall'insorgere di malattie, dalla crescente disfunzionalità dei governi, dall'erosione delle infrastrutture critiche, dalla minaccia nucleare e dall'accelerazione della crisi climatica, le persone di tutto il mondo stanno rispondendo in modo prevedibile: rintanandosi.
Garrett ha viaggiato attraverso quattro continenti per incontrare coloro che costruiscono panic room, camere di sopravvivenza sotterranee nel cortile, accumulano scorte, preparano borse da viaggio, nascondono zattere gonfiabili, allestiscono veicoli mobili "bugout" e scavano nelle profondità della terra. È tornato con "uno studio di grande respiro, profondo e avvincente sulla paura, il privilegio e l'apocalisse" (Robert Macfarlane, autore di Underland) dalla prima linea del modo in cui viviamo oggi: una riflessione illuminante sulla nostra epoca di inquietudine e paura che mette a fuoco i nostri tempi in modo nuovo e più nitido.
Con scene “affascinanti, divertenti, folli, agghiaccianti e surrealmente attuali” (Douglas Preston, autore di La città perduta del Dio Scimmia), Garrett dimostra che il bunker è tutto intorno a noi: nei centri commerciali, negli aeroporti, nelle comunità recintate, nei veicoli che guidiamo. Ma soprattutto, rivela, è nella nostra mente.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)