Aspettando che il cielo cada: L'età della verticalità nella narrativa americana

Titolo originale:

Waiting for the Sky to Fall: The Age of Verticality in American Narrative

Contenuto del libro:

Waiting for the Sky to Fall: The Age of Verticality in American Narrative di Ruth Mackay ripercorre le figure del volo, delle gravi cadute e del crollo delle torri, che infestano le narrazioni americane prima e dopo l'11 settembre. Mackay esamina il modo in cui questi eventi prefigurano l'11 settembre, esplorando i residui narrativi lasciati dalla "fine" dello spazio orizzontale - quando i coloni raggiunsero la costa del Pacifico dell'America, senza lasciare alcun posto ad ovest del continente.

L'autrice prosegue poi con le conseguenze della caduta delle Torri Gemelle. Questo periodo di tempo segna un'epoca di verticalità: un'epoca che offre un concetto trasformato dei limiti dello spazio, intrecciato con un senso di ansia e trepidazione.

Con questo studio, Mackay si chiede: In quali modi obliqui la verticalità è trapelata nella narrativa americana? Perché le metafore dell'alto e del basso ricorrono in tutto il XX secolo? Con letture ravvicinate di Extremely Loud and Incredibly Close di Jonathan Safran Foer, della striscia a fumetti Little Nemo in Slumberland di Winsor McCay, di Oil! di Upton Sinclair e della sua resa cinematografica There Will Be Blood, delle dissezioni poetiche di Allen Ginsberg sulla bomba nucleare e dell'immaginazione del volo di Leslie Marmon Silko in Almanac of the Dead, questo studio interdisciplinare culmina con la discussione della funambolica camminata di Philippe Petit tra le Torri Gemelle. Waiting for the Sky to Fall esamina il modo in cui la rappresentazione verticale si lega e spesso trasforma le associazioni di eventi specifici che sono fisicamente e visivamente disorientanti, inquietanti o addirittura traumatici.