Apocalisse tropicale: Haiti e i tempi finali dei Caraibi

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Titolo originale:

Tropical Apocalypse: Haiti and the Caribbean End Times

Contenuto del libro:

In Apocalisse tropicale, Martin Munro sostiene che fin dai primi giorni della colonizzazione europea, la storia dei Caraibi - e in particolare di Haiti - è stata plasmata da eventi apocalittici, tanto che la regione ha vissuto per secoli in un'epoca di fine senza fine.

Impegnandosi con la svolta apocalittica contemporanea negli studi e nella realtà vissuta dei Caraibi, non solo fornisce un'importante contestualizzazione storica per una comprensione generale dell'apocalisse nella regione, ma offre anche un resoconto dello stato della società e della cultura haitiana nei decenni precedenti al terremoto del 2010. Essendo intrinsecamente interdisciplinare, il suo lavoro spazia attraverso il pensiero caraibico e haitiano, la storiografia, il discorso politico, la letteratura, il cinema, la religione e l'ecocritica nell'esplorare se la cultura, in queste varie forme, possa plasmare il futuro di un Paese.

L'autore inizia collocando la questione dell'apocalisse caraibica in relazione a narrazioni più ampie e globali del presente apocalittico, in particolare a Living in the End Times di Slavoj Žižek. Tracciando l'evoluzione del pensiero apocalittico nella letteratura caraibica dalla negritudine a oggi, l'autore nota i cambiamenti avvenuti a partire dai primi lavori di Aim Csaire, passando per un periodo anti-apocalittico in cui scrittori come Frantz Fanon, Antonio Bentez-Rojo, Douard Glissant e Michael Dash hanno posto maggiore enfasi sull'esperienza vissuta e sull'interrelazione tra culture e società, fino a una fase contemporanea in cui le versioni dell'apocalittico ricompaiono nelle opere di David Scott e Mark Anderson.