American Baby: Una madre, un bambino e la storia segreta dell'adozione

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Titolo originale:

American Baby: A Mother, a Child, and the Secret History of Adoption

Contenuto del libro:

Un libro di rilievo del New York Times.

La scioccante verità sull'adozione in America nel dopoguerra, raccontata attraverso la storia agrodolce di un'adolescente, del figlio a cui è stata costretta a rinunciare e della loro ricerca di ritrovarsi.

Questo libro sul passato potrebbe far presagire un cambiamento nel futuro... Non credo che i legislatori di quegli Stati che sono contrari all'aborto stiano pensando: "Oh, fantastico, queste donne sole cresceranno altri bambini". No, la loro speranza è che quei bambini vengano dati in adozione. Ma è questa la realtà? Ne dubito."(dice Glaser)" - Mother Jones

Durante il Baby Boom nell'America degli anni '60, le donne erano incoraggiate a rimanere a casa e a crescere famiglie numerose, ma il sesso e il parto erano argomenti tabù. Il sesso prematrimoniale era comune, ma gli anticoncezionali erano difficili da ottenere e l'aborto era illegale. Nel 1961, la sedicenne Margaret Erle si innamorò e rimase incinta. La sua famiglia furiosa la mandò in una casa di maternità, dove gli assistenti sociali la minacciarono di andare in prigione finché non avesse rinunciato ai suoi diritti di genitore. Suo figlio scomparve, il suo luogo e la sua nuova identità erano noti solo a un'agenzia di adozioni che non avrebbe mai condiviso il minimo dettaglio sulla sua sorte.

Il business delle adozioni è stato fondato sulla segretezza e sulla menzogna. American Baby racconta come un'industria lucrativa e sfruttatrice abbia tolto i bambini alle loro madri naturali e li abbia affidati a famiglie speranzose, inventando storie sulle origini e le destinazioni dei neonati e chiudendo poi per sempre la porta tra le parti. Le agenzie di adozione e altre organizzazioni che pretendevano di aiutare le donne incinte hanno stretto accordi non etici con medici e ricercatori per "valutazioni" pseudoscientifiche e hanno spinto milioni di donne a rinunciare ai loro figli.

Le identità di molte persone che sono state adottate o che hanno ceduto un bambino nei decenni del dopoguerra sono ancora chiuse in archivi sigillati. Gabrielle Glaser illustra in modo drammatico la storia di Margaret e David - che condividono con milioni di americani - una storia di perdita, amore e ricerca di identità.