America in prova: Una difesa della fondazione

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Titolo originale:

America on Trial: A Defense of the Founding

Contenuto del libro:

La fondazione della Repubblica americana è sotto processo. I critici dicono che era una pillola di veleno con una formula a rilascio ritardato; noi siamo le sue vittime. I suoi principi sono responsabili della disintegrazione morale e sociale del Paese perché si basavano sulla falsità illuminista di una radicale autonomia individuale.

In questo libro ben studiato, Robert Reilly dichiara: non colpevole. Per dimostrare la sua tesi, traccia il percorso delle idee che hanno reso possibili gli Stati Uniti e la loro libertà ordinata. Questi concetti furono straordinari quando irruppero per la prima volta nel mondo antico: l'unicità giudaica di Dio, che crea ex nihilo e imprime la sua immagine nell'uomo; l'ordine razionale greco del mondo basato sulla Ragione che lo sottende; e l'arrivo cristiano di quella Ragione (Logos) incarnata in Cristo. Questi elementi possono sembrare molto lontani dalla fondazione americana, ma Reilly sostiene che in realtà ne costituiscono il fondamento. Insieme, essi impongono l'esercizio della libertà e della ragione.

Questi concetti sono stati ulteriormente sviluppati dai pensatori del Medioevo, che hanno formulato i principi fondamentali delle regole costituzionali. Perché in seguito sono stati rifiutati da coloro che rivendicavano il diritto di governare in modo assoluto, poi sono stati rivendicati dai Fondatori americani, per poi essere nuovamente rifiutati oggi? Reilly rivela il dramma di fondo: il conflitto tra “might makes right” e “right makes might”. Il declino dell'America, sostiene, non è da ricercare nei principi fondatori, ma nel loro disconoscimento.