All'ombra di Babele: Lingua, filologia e nazione nella Germania del XIX secolo

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Titolo originale:

In Babel's Shadow: Language, Philology, and the Nation in Nineteenth-Century Germany

Contenuto del libro:

A differenza di campi come l'antropologia, la storia della linguistica ha ricevuto un'attenzione notevolmente ridotta al di fuori della propria disciplina, nonostante l'innegabile impatto che lo studio delle lingue ha avuto sul periodo moderno. In Babel's Shadow situa lo studio della lingua tedesca in relazione al nazionalismo europeo, alle nozioni ottocentesche di razza ed etnia, alle metodologie di indagine umanistica e ai dibattiti sull'interpretazione delle scritture. L'autrice Tuska Benes indaga su come la nazione tedesca sia stata definita come una comunità linguistica e sostiene che la "svolta linguistica" nelle scienze sociali e umane di oggi può essere fatta risalire alla fine del XVIII secolo, emergendo all'interno di una tradizione tedesca di utilizzo del linguaggio per criticare la produzione di conoscenza.

In questo volume, Benes suggerisce che i filologi del XIX secolo interpretarono la lingua come prova di discendenza etnica e crearono influenti miti di origine culturale attorno ai punti di partenza percepiti della loro lingua madre. L'autrice sostiene che il paradigma dell'origine, così prevalente nel pensiero linguistico tedesco, ha rafforzato la centralità storica ed etnica della nazione tedesca, con importanti implicazioni per i teologi, i critici culturali, i filosofi e i teorici razziali tedeschi. In Babel's Shadow contestualizza anche l'importanza della linguistica per gli studi culturali moderni, sostenendo che il significato culturale attribuito al linguaggio nella filosofia francese del XX secolo risale alla fine del XVIII secolo e ha chiari precedenti nella teologia. Benes collega la tradizione tedesca di riflessione sui poteri autonomi del linguaggio al lavoro dei padri del pensiero strutturalista e poststrutturalista, Ferdinand de Saussure e Friedrich Nietzsche.

All'ombra di Babele chiarisce che la filologia comparata ha contribuito a rendere il linguaggio un importante modello e una metafora informativa per altri modi di pensare nelle moderne scienze umane. Gli storici della cultura e dell'intelletto, gli studiosi di lingua e letteratura tedesca e i linguisti apprezzeranno questo illuminante volume.