Alessandro: Sulla metafisica di Aristotele 12

Titolo originale:

'Alexander': On Aristotle Metaphysics 12

Contenuto del libro:

Questo volume presenta un commento al libro 12 della Metafisica di Aristotele da parte dello pseudo-Alessandro in una nuova traduzione accompagnata da note esplicative, introduzione e indici. Fred D.

Miller, Jr. sostiene che l'autore del commento non è Alessandro di Afrodisia, lontano successore di Aristotele nell'Atene dell'inizio del III secolo e suo principale difensore e interprete, ma Michele di Efeso, di Costantinopoli, che risale al XII secolo. Robert Browning aveva già sostenuto che Michele era stato arruolato dalla principessa Anna Comnena in un progetto di restauro e completamento degli antichi commenti greci ad Aristotele, compresi quelli di Alessandro; lo fece incorporando i commenti antichi disponibili in commenti propri.

Il libro 12 della Metafisica pone un dio come causa suprema del moto nel sistema cosmico che Aristotele aveva elaborato altrove come avente la terra al centro. Le stelle fisse ruotano intorno ad essa su una sfera esterna, il sole, la luna e i pianeti riconosciuti su sfere interne, ma con sfere contrapposte per rendere i moti di ciascuno indipendenti dai moti degli altri e delle stelle fisse, ottenendo così un totale di 55 sfere.

Il moto si trasmette da un movente divino inamovibile attraverso moventi divini che muovono le sfere celesti, fino ai regni deperibili. I capitoli da 1 a 5 descrivono i principi e le cause delle sostanze deperibili più vicine al centro dell'universo, mentre i capitoli da 6 a 10 cercano di dimostrare l'esistenza e gli attributi delle sostanze celesti al di là.