Alcune riflessioni sul matrimonio

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Titolo originale:

Some Reflections upon Marriage

Contenuto del libro:

Nel corso della sua vita, sia nelle relazioni personali che nel ruolo di intellettuale pubblica, la pensatrice inglese Mary Astell (1666-1731) sostenne le donne, scrisse alle donne e per le donne e, per quanto possibile, passò dalla difesa all'azione a loro favore. In Some Reflections upon Marriage (Londra, 1700), Astell concentrò la sua attenzione sull'istituzione del matrimonio.

Per Astell, il matrimonio è uno stato divinamente ordinato, una "istituzione cristiana", l'unico modo per perpetuare il genere umano. Ma, si chiede, "se il matrimonio è uno stato così benedetto, come mai... ci sono così pochi matrimoni felici? "Quando la sua analisi è completa, non c'è molto da raccomandare l'istituzione, almeno dal punto di vista della donna.

Il matrimonio è necessario perché rappresenta "l'unico modo onorevole di continuare l'umanità". Ma, come osserva Astell, la donna che si sposa "dovrebbe stabilire come massima indiscutibile che il marito deve governare in modo assoluto e totale e che lei non deve fare altro che compiacere e obbedire".

La sua conclusione radicale? Se non può accettare il matrimonio "così com'è veramente", allora una donna potrebbe scegliere di non sposarsi: forse, suggerisce Astell, "non è bene che una donna si sposi".

Nonostante l'importanza di Some Reflections upon Marriage, nessuna edizione precedente ha affrontato le complicazioni dello stile prosaico di Astell, e nessuna ha aggiunto il tipo di glosse e di note che aiuteranno gli studenti lettori a confrontarsi con la sua voce distintiva. Questa edizione, pensata per l'uso in classe, fornisce un'ampia introduzione, un testo accuratamente modernizzato, utili glosse e note e un'utile bibliografia con riferimenti per ulteriori letture.