Punteggio:
Nel complesso, le recensioni esprimono un profondo apprezzamento per la poesia di Jorie Graham, definendola bella, stimolante e rilevante per le questioni contemporanee. La raccolta viene lodata per la sua esplorazione dell'umanità, dell'ambiente e dell'auto-riflessione. I lettori la descrivono come commovente e trasformativa e molti si sentono spinti a cercare altre opere dell'autrice.
Vantaggi:⬤ Poesia splendida e struggente
⬤ temi che fanno riflettere
⬤ affronta l'umanità, l'ambiente e l'esperienza personale
⬤ scrittura chiara e urgente
⬤ unica e personale ma universale
⬤ i lettori sentono un legame e sono commossi dall'opera.
Alcuni lettori potrebbero non apprezzare la poesia, ma quest'opera ha cambiato la loro prospettiva.
(basato su 7 recensioni dei lettori)
To 2040
È raro trovare in un'unica raccolta un intero skyline che brucia e la quiete per seguire un singolo verme, per sentire il suolo respirare--nella quindicesima raccolta di poesie di Jorie Graham, è così.
La quindicesima raccolta di poesie di Jorie Graham, To 2040, si apre con una domanda scandita come un fatto: "Siamo / già estinti. Chi possiede / la mappa". In queste nuove poesie visionarie, la Graham è in parte storica e in parte cartografa, mentre disegna un mondo apocalittico in cui la pioggia deve essere tradotta, il silenzio canta più forte della parola e gli uccelli cablati parcheggiano registrazioni dei loro antenati estinti. In una poesia, l'oratore viene avvertito da una chiaroveggente che "l'esperimento americano finirà nel 2030". Graham ci mostra il nostro futuro potenzialmente inevitabile, scandito da sirene tra rovine industriali, contemplando la perdita di coloro che le hanno abitate e a cui hanno dato un nome.
Con versi radi che si muovono con precisione cinematografica, queste poesie passano da vedute dall'alto di coste rimodellate a primi piani di un verme che scava nella terra. Qui ci soffermiamo, con la crisi climatica in sospeso, mentre Graham ci chiede di sederci in silenzio, di ascoltare il respiro del suolo. Un'urgente lettera aperta al futuro, con l'abitudine di guardare indietro, To 2040 è narrato da un'autrice che riflette sulla propria mortalità - nella finestra di vetro di una sala di radioterapia, nel primo "artiglio pieno di capelli" posato delicatamente sul cornicione di una doccia verde. Nelle poesie che guardano al 2040 sia come futuro che come orizzonte degli eventi, lasciamo la raccolta avvertiti, infinitamente più saggi e ancora più attenti. "Inspira. / Sei ancora lì / mi dice il sole". E, dalla poesia che dà il titolo alla raccolta, "qual era il tuo messaggio, cosa dovevi / trasmettere? ".
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)