Punteggio:
On the Ground è un'avvincente esplorazione dei giornali della controcultura dell'epoca del Vietnam, con interviste ai principali partecipanti e sottolineando la rilevanza culturale e sociale di queste pubblicazioni nel contesto odierno. Il libro include ricchi aneddoti, grafici e riflessioni sulla vita e sulle sfide affrontate da coloro che erano coinvolti nella stampa clandestina, mostrando sia gli aspetti seri che quelli umoristici del loro lavoro.
Vantaggi:Il libro è unico nel suo genere, basato su interviste di prima mano, e offre uno sguardo autentico sulla stampa underground. Presenta una gamma diversificata di voci e approfondimenti, tra cui riflessioni sulle operazioni quotidiane e contributi artistici unici. È visivamente accattivante, con una grafica originale, e la narrazione è divertente e informativa, mescolando argomenti seri con l'umorismo.
Svantaggi:Non sono state menzionate critiche sostanziali, anche se una recensione ha indicato che la seconda recensione non era direttamente correlata al contenuto del libro, notando solo la spedizione e le condizioni.
(basato su 2 recensioni dei lettori)
On the Ground: An Illustrated Anecdotal History of the Sixties Underground Press in the U.S.
In quattro brevi anni (1965-1969), la stampa underground passò da cinque piccoli giornali in altrettante città degli Stati Uniti a oltre 500 giornali - con milioni di lettori - in tutto il mondo. Aggirando (e sovvertendo) completamente i mezzi di comunicazione di massa, utilizzando un proprio servizio di notizie e condividendo liberamente i contenuti tra loro, la stampa underground, al suo apice, divenne l'istituzione unificante della controcultura degli anni Sessanta.
Frustrata dalla mancanza di critiche da parte dei media tradizionali alla guerra del Vietnam, forte delle vittorie dell'era dei diritti civili, incoraggiata dai movimenti anticoloniali del terzo mondo e con la testa piena di acido, una generazione si mise in testa di cambiare il mondo. La stampa underground era presente documentando, partecipando e fornendo le risorse che avrebbero garantito la crescita di questa cultura giovanile emergente. Combinando immagini audaci, layout innovativi e rifuggendo da qualsiasi pretesa di obiettività, i giornali erano estremamente diversi e meravigliosamente vivaci.
Non vuole essere una storia ufficiale né completa, On the Ground si concentra sui dettagli aneddotici che rendono viva la storia. Composto da storie raccontate dalle persone coinvolte nella produzione e distribuzione dei giornali - John Sinclair, Art Kunkin, Paul Krassner, Emory Douglas, John Wilcock, Bill Ayers, Spain Rodriguez, Trina Robbins, Al Goldstein, Harvey Wasserman, Ben Morea, e altro ancora - e con oltre 100 scansioni a colori tratte da un'ampia gamma di giornali - Basta Ya, Berkeley Barb, Berkeley Tribe, Chicago Seed, Helix, It Ain't Me Babe, Los Angeles Free Press, Osawatomie, Rat Subterranean News, San Francisco Express Times, San Francisco Oracle, Screw: The Sex Review, The Black Panther, The East Village Other, The Realist, e molti altri ancora - il libro offre una vera e propria finestra sullo spirito del tempo, dando al lettore la sensazione dell'energia in campo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)