Zaffiro rosso: La donna che ha battuto la lista nera

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Titolo originale:

Red Sapphire: The Woman Who Beat the Blacklist

Contenuto del libro:

Nel 1950, dovendo affrontare le persecuzioni artistiche e legali del senatore Joe McCarthy a causa della sua inclusione nella lista dei quattrocento comunisti nascosti di Louis Budenz, la madre single Hannah Weinstein fuggì in Europa. Lì costruì uno studio televisivo e fondò la sua società di produzione, la Sapphire Films, poi assunse di nascosto una serie di scrittori inseriti nella lista nera come Waldo Salt, Ian McLellan Hunter, Adrian Scott e Ring Lardner Jr.

e "portò a cavallo di Troia" gli ideali democratici negli Stati Uniti attraverso più di trecento mezz'ore di programmazione, guadagnando una fortuna nel processo. Con l'eccezione di una produttrice francese, nessun'altra donna nel continente creava contenuti televisivi in quel periodo, e la Weinstein era l'unica a dirigere un proprio studio. Prima di diventare una delle più potenti forze produttive indipendenti della televisione britannica degli anni Cinquanta, Hannah Weinstein ha avuto una brillante carriera come giornalista, pubblicista e attivista politica di sinistra.

Lavorò per il New York Herald Tribune dal 1927, poi iniziò una carriera in politica quando si unì alla campagna elettorale per il sindaco di New York di Fiorello H. La Guardia nel 1937.

Organizzò anche la parte giornalistica delle campagne presidenziali di Franklin D. Roosevelt e successivamente (nel 1948) di Henry Wallace.

Utilizzando file declassificati dell'FBI e della CIA, interviste, documenti personali di scrittori inseriti nella lista nera e altre fonti, Red Sapphire racconta come per quasi un decennio la Weinstein sia stata una leader nella battaglia della sinistra contro la destra per plasmare la cultura popolare durante la Guerra Fredda... una battaglia che alla fine vinse.