Xenia, ecc.

Titolo originale:

Xenia, etc.

Contenuto del libro:

Nel suo nuovo libro di poesie, Anthony Caleshu scrive dopo l'arte visiva di Julie Curtiss, Jadé Fadojutimi, Shara Hughes, Shio Kusaka, Henry Taylor, Emma Webster e Jonas Wood (incluso anche un interludio musicale con la musica dei Pixies). Le poesie si muovono tra interni, ritratti, paesaggi, astrazioni e il concetto di xenia, che in greco significa “ospitalità” e che in seguito fu adottato dai Romani come categoria di pittura di “natura morta” con vassoi di frutta e simili.

Se di tradizione ekphrastica, le poesie privilegiano l'in(ter)venzione lirica e narrativa, trampolino di lancio dalle arti visive verso nuovi spazi di speculazione, trasformazione e meraviglia. Anthony Caleshu ha realizzato un libro di grande successo. Non solo ambizioso e stimolante, ma anche (combinazione rara) divertente.

Dalle “Epigrafi” introduttive alle “Note finali”, ci tiene sulle spine (se i vostri cervelli sono le vostre dita dei piedi?), con riferimenti e battute che volano da tutte le parti. Cominciamo in compagnia di palloni da basket e piante di formaggio, sedie a rotelle e dinosauri - e altre cose che, secondo la mia esperienza, non si incontrano spesso nella poesia - e proseguiamo da lì.

Per darvi un'idea dell'atmosfera: Caleshu cita la descrizione di Epicuro dell'amicizia come “il mezzo più importante con cui la saggezza acquisisce la felicità” - si potrebbe dire lo stesso di Xenia, ecc. Cosa c'è che non piace? ' -Selima Hill.