Wreckonomics: Perché è ora di porre fine alla guerra su ogni cosa

Titolo originale:

Wreckonomics: Why It's Time to End the War on Everything

Contenuto del libro:

L'ignominiosa uscita degli Stati Uniti dall'Afghanistan nel 2021 ha coronato due decenni di fallimenti e devastazioni causati dalla guerra al terrorismo. La lunga "lotta alla migrazione" ha alimentato il caos e le violazioni dei diritti, spingendo i migranti su rotte più pericolose. Da parte sua, la guerra alla droga non è riuscita a contenere la domanda di stupefacenti e ha alimentato atrocità dal Messico alle Filippine. Perché queste politiche "fallimentari" persistono così a lungo? E perché i politici continuano ad alimentare le stesse crisi che dicono di combattere?

In Wreckonomics, Ruben Andersson e David Keen analizzano perché politiche disastrose continuano a vivere anche quando è ormai evidente che non funzionano. Gli esiti perversi delle lotte contro il terrorismo, l'immigrazione e la droga non sono solo un caso o un'anomalia. Piuttosto, la proliferazione di guerre e pseudo-guerre è diventata una pericolosa abitudine politica e una fonte inesauribile di vantaggi e profitti politici. Dalla lotta al crimine alla guerra alla droga, dalle guerre civili alle guerre globali e persino alle "guerre covili", il fallimento cronico è stato imbrigliato nell'apparenza del successo. In un'ampia gamma di ambiti, i problemi sono persistiti e si sono aggravati non tanto nonostante le "guerre" e le "lotte" condotte contro di essi, quanto grazie a questi sforzi fallimentari.

Coprendo una serie di casi in tutto il mondo, Wreckonomics espone e interroga i sistemi di incentivi che permettono alle politiche distruttive di prosperare a fronte di un fallimento sistemico, offrendo al contempo strategie per affrontare la nostra dipendenza dal fare la guerra a tutto.