Volume Tarnopol

Titolo originale:

Tarnopol Volume

Contenuto del libro:

Tarnopol è una città dell'Ucraina occidentale situata a circa 80 miglia a est di Leopoli. Nel corso della sua storia è passata di mano diverse volte. Fu annessa all'Austria nel 1772 come parte della Galizia e rimase sotto il dominio austriaco fino al 1918, quando l'impero crollò. Durante la Prima guerra mondiale la città passò più volte dalle forze tedesche e austriache alla Russia. Per un breve periodo, alla fine del 1918, fece parte della Repubblica Ucraina Occidentale e successivamente passò sotto la bandiera della Polonia appena ricostituita. La Polonia cessò di esistere dopo l'invasione della Germania nazista nel 1939 e, come molte altre comunità ebraiche, Tarnopol fu assorbita dall'Unione Sovietica come parte dell'Ucraina. Dopo la caduta dell'Unione Sovietica è emersa come parte di un'Ucraina indipendente.

Il tumulto della Prima Guerra Mondiale e i cambiamenti che ha portato sono ben documentati in questo libro Yizkor con capitoli che raccontano la conquista russa del 1914-1915, la disintegrazione dell'Austria e i giorni del dominio ucraino.

Il libro contiene un'ampia storia di Tarnopol scritta appositamente dal noto storico ebreo N. M. Gelber che ha attinto a materiale d'archivio inedito gettando nuova luce sulla storia di Ternopil, in particolare sul periodo dell'Illuminismo.

Una parte centrale del libro sono i diversi capitoli dedicati all'ascesa del movimento sionista e alla sua politica, alle personalità e alle filosofie in competizione. Tutto questo ebbe fine con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

I tedeschi occuparono la città nel 1941. Una sezione del libro intitolata “Il ghetto di Ternopil e la sua distruzione” racconta le conseguenze. Prima ci furono i pogrom che causarono circa 5.000 vittime. In seguito, fu istituito un ghetto in cui furono stipate 12.500 persone. Alcuni furono uccisi lì, altri furono inviati al campo di Belżec nel 1942. Dei diciottomila ebrei che risiedevano a Ternopil all'arrivo dei tedeschi, solo 139 sopravvissero.