Volti neri, spazi bianchi: Ripensare il rapporto degli afroamericani con i grandi spazi aperti

Punteggio:   (4,6 su 5)

Volti neri, spazi bianchi: Ripensare il rapporto degli afroamericani con i grandi spazi aperti (Carolyn Finney)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro presenta una profonda esplorazione del rapporto tra la razza, in particolare le esperienze dei neri americani, e l'ambiente naturale, combinando efficacemente la teoria critica della razza con gli studi ambientali. Mentre molti lettori ne lodano l'analisi approfondita e la narrazione avvincente, alcuni lo trovano eccessivamente accademico e difficile da digerire.

Vantaggi:

Analisi incredibile e scrittura impeccabile
solleva importanti questioni sulla razza e l'ambiente
accessibile per gli appassionati di outdoor e gli ambientalisti
ben studiato con avvincenti narrazioni personali
messaggio ispiratore sul contributo dei neri americani alle cause ambientali.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno ritenuto che fosse troppo accademico e impegnativo da leggere
il libro è stato visto come non focalizzato e privo di profondità in alcuni argomenti
alcune informazioni sono state considerate obsolete
potrebbe essere frustrante a causa dello stile accademico e delle eccessive annotazioni di ricerca.

(basato su 29 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Black Faces, White Spaces: Reimagining the Relationship of African Americans to the Great Outdoors

Contenuto del libro:

Perché gli afroamericani sono così poco rappresentati quando si tratta di interesse per la natura, le attività ricreative all'aperto e l'ambientalismo? In questo studio stimolante, Carolyn Finney guarda oltre il discorso del movimento per la giustizia ambientale per esaminare come l'ambiente naturale è stato compreso, mercificato e rappresentato sia dai bianchi che dai neri americani.

Collegando i campi della storia ambientale, degli studi culturali, degli studi critici sulla razza e della geografia, Finney sostiene che le eredità della schiavitù, di Jim Crow e della violenza razziale hanno plasmato la comprensione culturale dei "grandi spazi aperti" e determinato chi deve e può avere accesso agli spazi naturali. Attingendo a una varietà di fonti dal cinema, dalla letteratura e dalla cultura popolare e analizzando diversi momenti storici, tra cui l'istituzione del Wilderness Act nel 1964 e le conseguenze dell'uragano Katrina, Finney rivela i modi percepiti e reali in cui la natura e l'ambiente sono razzializzati in America.

Guardando al futuro, sottolinea anche il lavoro degli afroamericani che stanno aprendo le porte a una maggiore partecipazione alle questioni ambientali e di conservazione.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781469614489
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)