Voglio distruggermi: Un libro di memorie

Recensioni dei lettori

L'autobiografia di Mallika Amar Shaikh è descritta come una lettura significativa e avvincente che risuona universalmente con le esperienze delle donne. L'autrice condivide la storia della sua vita, parlando della sua infanzia privilegiata, del tumultuoso matrimonio con Namdeo Dhasal e delle lotte che molte donne devono affrontare. Il libro è stato apprezzato per la sua sincerità e la cruda rappresentazione delle esperienze personali, che lo rendono una lettura imperdibile. Tuttavia, alcuni lettori hanno espresso disagio per le implicazioni dell'argomento trattato e per il ritratto di alcuni individui.

Esperienze significative e relazionabili, narrazione sincera e onesta, narrazione potente, linguaggio accessibile, traduzione apprezzata e descritta come una lettura imperdibile per le sue intuizioni sulla società.

Alcuni lettori trovano l'argomento pesante e straziante, mettono in discussione il ritratto di alcune figure di spicco, e ci sono critiche minori sulla logistica, come l'assenza di segnalibri.

(basato su 9 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

I Want to Destroy Myself: A Memoir

Contenuto del libro:

Malika Amar Shaikh è nata da genitori attivisti comunisti: suo padre, Shahir Amar Shaikh, era un leader sindacale e un leggendario cantante folk marathi. Cresciuta nel frastuono della politica maharashtriana degli anni Sessanta ed esposta ai migliori e più brillanti esponenti della scena culturale di Bombay, Malika è stata una bambina protetta, attratta dalla poesia e dalla danza. Aveva appena finito la scuola quando sposò Namdeo Dhasal, cofondatore delle Pantere Dalit radicali e celebre "poeta dell'underground" che trasformò la poesia marathi con i suoi versi incendiari.

Dopo i primi giorni d'amore e la nascita del figlio, il matrimonio si sgretolò. Namdeo era un marito e un padre assente, dedito all'alcol, alle donne e alla violenza, e disinteressato alla famiglia. E mentre si pentiva delle sue azioni e della sua negligenza, e facevano pace, non si è mai fermato o ravveduto. Voglio distruggermi è il resoconto crudo e rabbioso di Malika della sua vita con Dhasal.

Storia cruda di un matrimonio e di una donna e scrittrice che cerca il suo spazio in un mondo di uomini, l'autobiografia di Malika Amar Shaikh è anche un ritratto della Bombay dei poeti, degli attivisti, delle prostitute e dei combattenti. Non c'è un altro libro di memorie nella scrittura indiana così onesto e spietato come questo. Pubblicato originariamente in marathi, è diventato rapidamente una sensazione e altrettanto rapidamente è scomparso. La superba traduzione di Jerry Pinto fa rivivere questo classico perduto e lo rende disponibile per la prima volta in una lingua diversa dal marathi.