Vita interiore giapponese

Titolo originale:

Japanese Inner Life

Contenuto del libro:

"L'uomo del popolo giapponese, l'operaio specializzato in grado di battere senza sforzo qualsiasi artigiano occidentale nella stessa linea di industria, rimane felicemente indipendente sia dai calzolai che dai sarti. I suoi piedi sono belli da vedere, il suo corpo è sano e il suo cuore è libero. Se desidera viaggiare per mille miglia, può prepararsi per il viaggio in cinque minuti. L'intero equipaggiamento non deve costare settantacinque centesimi e tutto il bagaglio può essere messo in un fazzoletto. Con dieci dollari può viaggiare per un anno senza lavorare, oppure può viaggiare semplicemente grazie alla sua capacità di lavorare, o ancora può viaggiare come pellegrino. Potreste rispondere che qualsiasi selvaggio può fare la stessa cosa. Sì, ma qualsiasi uomo civilizzato non può farlo; e il giapponese è un uomo altamente civilizzato da almeno mille anni. Da qui la sua attuale capacità di minacciare i produttori occidentali".

"Il Giappone produce senza capitale, nel nostro senso ampio del termine. È diventato industriale senza diventare essenzialmente meccanico e artificiale. Il vasto raccolto di riso viene coltivato in milioni di piccole fattorie; il raccolto di seta, in milioni di piccole case povere; il raccolto di tè, in innumerevoli piccoli appezzamenti di terreno. Se visitate Kyoto per ordinare qualcosa a uno dei più grandi produttori di porcellana del mondo, i cui prodotti sono più conosciuti a Londra e a Parigi che in Giappone, troverete che la fabbrica è una casetta di legno in cui nessun contadino americano vivrebbe".

"Di tutte le cose particolarmente belle del Giappone, le più belle sono gli accessi agli alti luoghi di culto o di riposo, le vie che non portano da nessuna parte e i gradini che non portano a nulla".