Victorian Visions of War and Peace: Aesthetics, Sovereignty, and Violence in the British Empire
Uno studio su come artisti e fotografi hanno plasmato le visioni imperiali della guerra e della pace nel periodo vittoriano.
In un'epoca che vide la nascita della fotografia (1839 circa) e l'affermarsi della stampa illustrata (1842 circa), l'esperienza britannica del proprio impero divenne sempre più definita dai processi e dai prodotti della creazione di immagini.
Esaminando i momenti di crisi militare e diplomatica, questo libro considera come gli artisti e i fotografi che operavano “sul campo” contribuirono a definire le visioni britanniche della guerra e della pace. I vittoriani si rivolsero sempre più allo spettacolo visivo per comporre la sovranità imperiale. L'Impero britannico fu così trasformato in uno spettacolo di “pace”, dalle fiere mondiali ai rituali diplomatici messi in scena. Ma tutto ciò avveniva in un contesto di incessanti guerre coloniali, campagne che, lungi dall'essere ignorate, erano di fatto visibili senza precedenti all'interno delle forme culturali della società vittoriana. I media visivi hanno così plasmato i contorni dello statecraft imperiale e hanno stabilito molte delle cornici estetiche ed etiche entro le quali la violenza coloniale veniva affrontata.
Distribuito per il Paul Mellon Centre for Studies in British Art.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)