Ventiquattrore

Titolo originale:

Twentytwenty

Contenuto del libro:

TwentyTwenty di Stephen-Paul Martin ci ricorda che nei suoi momenti migliori è il re della scrittura di grado zero, l'Albert Camus americano, se Camus avesse il senso dell'umorismo. “Fissa la combinazione apparentemente casuale di numeri e lettere, poi alza le spalle e fa clic.

Sullo schermo appare un flash, un filmato di qualcuno che si masturba in una camera da letto. Clark pensa che possa essere una sua foto prima che il telefono squilli, ma l'immagine scompare prima che possa vederla chiaramente”.

La sua prosa diretta ma inspiegabilmente folle è l'anomia intrappolata in una casa gonfiabile. La sua narrazione apparentemente rilassata è “un guinzaglio che può essere tirato in qualsiasi momento”, mentre i suoi sfortunati protagonisti, in storie come “Quasi famosi” e “Solo un'altra emergenza”, sono ossessionati dai sorrisi falsi della gente, dalle sirene che appaiono dal nulla e dai distruttori di anime politiche che mascherano le loro intenzioni malvagie con gesti blandi e ovvi in una nazione placata fino alla noia dal grottesco del luogo comune.