Vegetarianismo rinascimentale: I postumi filosofici dell'astinenza di Porfirio

Titolo originale:

Renaissance Vegetarianism: The Philosophical Afterlives of Porphyry's On Abstinence

Contenuto del libro:

Un filosofo dovrebbe essere vegetariano? A questa domanda era stata data una famosa risposta affermativa in un'opera classica sul vegetarianismo filosofico: Sull'astinenza dal mangiare animali, scritta dal neoplatonico Porfirio nel III secolo d.C..

Questo studio ripercorre il riaccendersi dell'interesse per L'astinenza nel Rinascimento. Mostra che, molto prima dell'emergere del termine “vegetarianismo”, filosofi, medici e religiosi discutevano dei vantaggi e degli svantaggi di una dieta priva di carne.

Man mano che L'astinenza circolava, attraverso edizioni e traduzioni, le domande chiave poste da Porfirio stimolavano nuovi dibattiti: il vegetarianismo è compatibile con la pietà religiosa? Una dieta vegetale promuove o mette a rischio la salute e la longevità? Cosa si può imparare osservando la dieta di altre popolazioni geograficamente lontane, come i brahmani vegetariani dell'India o i cannibali in America? E infine, è eticamente giustificabile mangiare esseri a cui si può attribuire senzienza e razionalità? Cecilia Muratori è Research Fellow presso il Centre for Anglo-German Cultural Relations, Queen Mary University of London, e Tutor in Filosofia presso l'Institute of Continuing Education, University of Cambridge.