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Vampires, Mummies and Liberals: Bram Stoker and the Politics of Popular Fiction
A quasi cento anni dal suo debutto nel 1897, Dracula è ancora uno dei racconti gotici più popolari, sempre in stampa e continuamente adattato per il teatro e lo schermo. Paradossalmente, suggerisce David Glover, proprio questo successo ha oscurato le condizioni storiche e le circostanze autoriali della produzione del romanzo. Attraverso un ritorno a lungo atteso ai romanzi, ai racconti, ai saggi, al giornalismo e alla corrispondenza di Bram Stoker, Vampiri, mummie e liberali ricostruisce il mondo culturale e politico che ha dato vita a Dracula. Per mettere la vita di Stoker in relazione produttiva con la sua scrittura, Glover offre una lettura che localizza l'autore all'interno dei mutevoli contorni commerciali della sfera pubblica tardo-vittoriana e in cui i metodi della biografia critica sono sostituiti da quelli degli studi culturali.
Gli sforzi di Glover rivelano uno scrittore che era più ampio e politicamente impegnato di quanto la sua attuale reputazione suggerisca. Protestante e nazionalista irlandese, Stoker trasse comunque la sua ispirazione politica dal liberalismo inglese in un periodo di crisi imminente, e le contraddizioni e le incertezze di questa tradizione tormentano la sua opera. Al centro della scrittura di Stoker, Glover espone la preoccupazione per quelle scienze e pseudoscienze - dalla fisiognomica e frenologia all'eugenetica e alla sessuologia - che sembravano mettere in dubbio la fede liberale nel progresso. Egli sostiene che Dracula debba essere letto come un testo combattuto tra le posizioni del colonizzatore e del colonizzato, incapace di accettare o respingere le immagini razziali di arretratezza che hanno caratterizzato i dibattiti sulla nazione irlandese. Seguendo la forma fantasmatica data alle questioni del carattere e dell'individualità, della razza e della produzione, della sessualità e del genere, attraverso il corpo degli scritti di Stoker, Vampiri, mummie e liberali traccia un ritratto affascinante di una straordinaria figura di transizione.
Combinando la psicoanalisi e la teoria culturale con una dettagliata ricerca storica, questo libro sarà interessante per gli studiosi di narrativa vittoriana e irlandese e per coloro che si occupano di studi culturali e cultura popolare.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)