Urban Underworlds: una geografia della letteratura e della cultura americana del XX secolo

Titolo originale:

Urban Underworlds: A Geography of Twentieth-Century American Literature and Culture

Contenuto del libro:

Urban Underworlds è un'esplorazione degli spazi cittadini, delle identità patologizzate, delle paure più oscure e della letteratura americana.

Passando in rassegna gli anni dal 1890 agli anni Novanta, Thomas Heise racconta come e perché le popolazioni emarginate, gli immigrati americani del Lower East Side, i gay e le lesbiche del Greenwich Village e del centro di Los Angeles, il sottoproletariato nero di Harlem e Chicago e i nuovi poveri urbani sparsi per le città americane sono stati selettivamente presi di mira come “malavita urbana” e i loro quartieri caratterizzati come miasmi di malattia e rovina morale. La messa in quarantena delle culture minoritarie ha contribuito a promuovere il privilegio della classe media bianca.

Seguendo una serie di figure letterarie diverse che differiscono dalla valutazione del mondo sotterraneo come spazio dell'Altro mostruoso, Heise sostiene che si tratta di un luogo in cui le comunità assediate e trascurate cercano attivamente di prendere possesso dei propri quartieri.