Uomini fuori fuoco: La crisi della mascolinità sovietica nei lunghi anni Sessanta

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Titolo originale:

Men Out of Focus: The Soviet Masculinity Crisis in the Long Sixties

Contenuto del libro:

Uomini fuori fuoco traccia le conversazioni e le polemiche sulla mascolinità nel cinema sovietico e nei media popolari durante il periodo liberale - spesso descritto come il disgelo - tra la morte di Stalin nel 1953 e l'invasione della Cecoslovacchia nel 1968.

Il libro mostra come i registi dei lunghi anni Sessanta abbiano costruito storie intorno a protagonisti maschili che si sentivano disorientati da un mondo che stava diventando sempre più suburbano, ribelle, consumista, orientato verso la casa e scientificamente complesso. La tensione drammatica del cinema degli anni '60 ruotava intorno all'incapacità dei protagonisti maschili di affrontare le sfide della vita del dopoguerra.

Vendendo oltre tre miliardi di biglietti all'anno, l'industria cinematografica sovietica divenne una linea di faglia della contestazione culturale del dopoguerra. Esaminando sia le discussioni intorno ai film più controversi del periodo sia il contesto culturale in cui questi dibattiti si svolsero, il libro cattura le reazioni ufficiali e popolari alle vertiginose trasformazioni della società sovietica dopo Stalin.