Uno stato mentale messicano: New York e i nuovi confini della cultura

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Titolo originale:

A Mexican State of Mind: New York City and the New Borderlands of Culture

Contenuto del libro:

A Mexican State of Mind: New York City and the New Borderlands of Culture esplora la vita culturale e creativa della popolazione messicana, in gran parte giovane e priva di documenti, a New York dopo l'11 settembre 2001.

Ispirato da un dialogo tra le opere storiche di Paul Gilroy e Gloria Anzald a, sviluppa un nuovo quadro analitico, l'Atlantic Borderlands, che collega le esperienze diasporiche messicane a New York City e la diaspora nera, non come confronto ma come riconoscimento del fatto che il colonialismo, il contatto interrazziale e interetnico attraverso il commercio, la migrazione e la schiavitù sono collegati attraverso le economie capitalistiche e gli sviluppi tecnologici. Questo libro si basa su dieci anni di lavoro sul campo a New York, con i membri di una vivace comunità di giovani migranti messicani che coesistono e interagiscono con persone provenienti da tutto il mondo.

Si concentra sulla cultura giovanile, tra cui l'hip hop, i graffiti, il muralismo, l'attivismo sindacale, l'imprenditoria artistica e la creazione di collettivi.