Una terra stanca: La schiavitù sul campo in Arkansas

Punteggio:   (4,1 su 5)

Una terra stanca: La schiavitù sul campo in Arkansas (Houston Jones Kelly)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro fornisce un'esplorazione importante e dettagliata della storia della schiavitù in Arkansas, integrandola nel più ampio contesto della schiavitù e del capitalismo americano. Tuttavia, alcuni lettori trovano la presentazione del libro contorta e priva di coerenza, con conseguente frustrazione per il suo stile denso e aneddotico.

Vantaggi:

Il libro viene lodato per la sua ricerca completa, per l'inclusione di fonti primarie e secondarie e per l'importanza dell'argomento trattato nella comprensione della schiavitù e della storia americana. La dottoressa Kelly Jones è stata elogiata per non aver evitato di affrontare argomenti complessi come la proprietà assente delle piantagioni.

Svantaggi:

I critici sostengono che il libro soffre della mancanza di una chiara struttura narrativa, si basa troppo sulle conoscenze locali ed è pieno di aneddoti disgiunti che oscurano i punti principali. Alcuni lettori ritengono che sia eccessivamente accademico, allungando quello che avrebbe potuto essere un saggio conciso in una lettura noiosa.

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

A Weary Land: Slavery on the Ground in Arkansas

Contenuto del libro:

Nel primo studio sulla schiavitù in Arkansas in oltre sessant'anni, A Weary Land offre uno sguardo sulla vita degli schiavi ai margini occidentali del Sud, concentrandosi sulle intersezioni tra l'uso della terra e l'agricoltura nella vita quotidiana e nel lavoro dei neri legati all'Arkansas. Nel disboscare gli alberi, nel coltivare i campi e nell'accudire il bestiame sulla frontiera meridionale, i contadini schiavi dell'Arkansas collegavano cultura e natura, creando i propri significati di spazio, luogo e libertà.

Kelly Houston Jones analizza come l'arrivo di uomini e donne schiavizzati come forza lavoro imprigionata abbia cambiato il significato della superficie dell'Arkansas, mentre il loro lavoro ne trasformava il paesaggio. Hanno sfruttato al meglio l'ambiente circostante.

Nonostante la brutalità e le crescenti esigenze di lavoro della "seconda schiavitù", la fase sempre più dura della servitù americana alimentata dalla coltivazione del cotone nel Vecchio Sud-Ovest, Jones sostiene che gli uomini e le donne schiavizzati dell'Arkansas furono costretti a lavorare in schiavitù. Jones sostiene che gli abitanti dell'Arkansas ridotti in schiavitù furono in grado di riutilizzare le loro esperienze con il lavoro agricolo, la vita rurale e il mondo naturale per creare un senso di libertà radicato nella capacità di possedere la terra, nel potere di controllare i propri spostamenti e nel diritto di utilizzare il paesaggio come meglio credevano.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780820360201
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2021
Numero di pagine:280

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)