Una tempesta perfetta (Antisemitismo in Sudafrica 1930-1948)

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Titolo originale:

A Perfect Storm (Antisemitism in South Africa 1930 - 1948)

Contenuto del libro:

Gli anni tra le due guerre furono un periodo tumultuoso per il Sudafrica. Gli effetti della crisi economica mondiale diedero origine a un numero enorme di "bianchi poveri" e alimentarono la crescita di un nazionalismo afrikaner militante e aggressivo che spesso prendeva spunto dalla Germania nazista.

Per un gran numero di bianchi, sia di lingua inglese che afrikaans, l'ebreo era un'aggiunta sgradita e fastidiosa alla società. A Perfect Storm esplora la crescita dell'antisemitismo in Sudafrica tra il 1930 e il 1948 nel contesto più ampio della politica e della cultura sudafricana. A Perfect Storm rivela come il messaggio malevolo della destra radicale si sia spostato dai margini al centro della vita politica; come la demagogia sia riuscita a farsi strada nella società; e come il volgare antisemitismo si sia insinuato nella politica tradizionale, con conseguenze reali e durature.

Milton Shain, il principale studioso sudafricano di storia ebraica moderna, documenta attentamente l'ascesa della "questione ebraica" in questo periodo, descrivendo la crescita di organizzazioni apertamente fasciste come le Camicie Grigie, il Nuovo Ordine e l'Ossewa-Brandwag. Al centro della sua analisi vi è l'uso dell'antisemitismo da parte del National Party per ottenere vantaggi elettorali e mobilitare gli afrikaner dietro il progetto nazionalista.

Il partito contribuì al clima di ostilità che portò il governo del Partito Unito a limitare drasticamente il numero di ebrei ammessi come immigrati. In effetti, alcuni dei suoi più virulenti antisemiti ottennero alte cariche dopo il 1948, quando il National Party salì al potere.