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Il libro “A Vindication of the Rights of Woman” di Mary Wollstonecraft suscita un'ampia varietà di opinioni da parte dei lettori. Molti ne lodano l'acuto discorso sui diritti delle donne, sull'istruzione e sui ruoli sociali imposti alle donne nel XVIII secolo, considerandolo un testo femminista fondamentale. Altri, invece, ne criticano lo stile, la verbosità e le contraddizioni percepite, trovandolo a volte difficile da affrontare.
Vantaggi:⬤ Offre profonde intuizioni sul primo movimento per i diritti delle donne e critica le norme sociali riguardanti l'istruzione e i ruoli femminili.
⬤ Stile di scrittura coinvolgente e poetico che alcuni lettori paragonano a Jane Austen.
⬤ Incoraggia il pensiero critico sulle questioni contemporanee legate all'uguaglianza di genere.
⬤ Riconosce l'importanza dell'istruzione sia per le ragazze che per i ragazzi.
⬤ Contiene messaggi senza tempo sul potenziale delle donne e sui vincoli della società.
⬤ Lo stile di scrittura può essere denso, prolisso e difficile da navigare, con alcune frasi eccessivamente lunghe.
⬤ Alcuni lettori l'hanno trovato privo di umorismo e con un focus ristretto, limitandone l'attrattiva.
⬤ Alcune critiche etichettano la prospettiva della Wollstonecraft come ipocrita, in particolare per quanto riguarda le sue opinioni sulla femminilità e sul ruolo delle donne.
⬤ La dimensione della stampa in alcune edizioni è molto piccola, rendendo difficile la lettura per alcuni.
⬤ Alcuni recensori hanno percepito alcuni elementi del testo come anti-donne, sostenendo che incolpa le donne per le loro condizioni sociali.
(basato su 179 recensioni dei lettori)
A Vindication of the Rights of Women
Una delle prime opere del pensiero protofemminista, questo libro del 1792, sorprendentemente preveggente, è la prima argomentazione pubblicata che sostiene l'elevazione sociale delle donne come pari intellettuali ed emotive degli uomini.
Scritto sullo sfondo della Rivoluzione francese, il cui dibattito provocò un tumulto sia in Inghilterra che in Francia, e della dichiarazione del 1791 del diplomatico francese Charles Maurice de Talleyrand-Perigord all'Assemblea nazionale francese, secondo cui le donne avrebbero dovuto essere istruite solo nelle faccende domestiche, questo libro è un furioso rimprovero agli atteggiamenti prevalenti dell'Europa di fine Settecento, secondo i quali le donne avrebbero dovuto essere docili, virtuose e non interessate a questioni che andassero oltre la casa. Accolto con favore all'epoca e tuttora una risorsa importante per chiunque voglia comprendere la storia del femminismo, questo ampio saggio demolisce il doppio standard sessuale dell'epoca, offre una difesa razionale dell'istruzione delle ragazze e chiede semplicemente che le donne siano trattate come persone.
La scrittrice ed educatrice britannica MARY WOLLSTONECRAFT (1759 1797), madre dell'autrice di Frankenstein Mary Wollstonecraft Shelley, sposò le sue filosofie femministe e liberali, allora radicali, in altre opere come Pensieri sull'educazione delle figlie (1787) e Storia e visione morale delle origini e del progresso della Rivoluzione francese (1793)”.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)