Una patria negata: Sulle tracce di un prigioniero di guerra polacco

Punteggio:   (4,7 su 5)

Una patria negata: Sulle tracce di un prigioniero di guerra polacco (Irena Kossakowski)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

“Una patria negata” di Irena Kossakowski è una toccante opera di saggistica letteraria che racconta le vere esperienze vissute da suo padre, il sottotenente Vadek Kossakowski, durante la Seconda guerra mondiale. Il libro combina immagini vivide e profondità emotiva, raccontando le lotte e le sofferenze affrontate dai soldati e dai civili polacchi, in particolare nei gulag sovietici. La narrazione si intreccia con aneddoti personali e fatti storici, facendo luce sulla prospettiva polacca, spesso trascurata, della guerra e delle sue conseguenze. I lettori apprezzano il libro per la sua profondità, l'impatto emotivo e il contesto storico ben studiato.

Vantaggi:

Il libro è scritto in modo eccellente, con immagini vivide e profondità emotiva. Fornisce una prospettiva personale su una parte trascurata della storia della Seconda guerra mondiale, in particolare sulla condizione dei soldati e dei civili polacchi. La narrazione è coinvolgente, combina efficacemente aneddoti personali con il contesto storico ed evoca forti emozioni. Molti lettori hanno trovato difficile mettere giù il libro, descrivendolo come avvincente e gratificante. L'inclusione di fotografie e documenti aggiunge credibilità alla narrazione.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno notato lievi imprecisioni storiche e una commistione con la narrativa che potrebbe sminuire la narrazione. Inoltre, ci sono state lamentele per i numeri di pagina errati nella descrizione del libro. Alcuni recensori hanno affermato che l'intensità emotiva della storia potrebbe essere opprimente e che è necessario fare delle pause durante la lettura.

(basato su 26 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

A Homeland Denied: In the Footsteps of a Polish POW

Contenuto del libro:

Una patria negata segue l'orribile viaggio di Waclaw Kossakowski, un giovane studente universitario di Varsavia la cui vita tranquilla è cambiata drammaticamente e con conseguenze di vasta portata quel fatidico giorno del 1° settembre 1939. Dalla prigionia nella famigerata prigione di Kozelsk al campo di lavoro forzato nel Circolo polare artico siberiano, l'avvincente storia trascina il lettore in un mondo di sofferenza e brutalità che sarebbe impossibile immaginare.

Costretto a scavare piste di atterraggio a temperature fino a 50°C, sotto la costante minaccia di guardie sadiche, è stato un inferno indescrivibile con la morte come unica compagna. Ha sopportato e assistito ad atrocità che lo hanno perseguitato per il resto della sua vita, con tanti amici uccisi o congelati nella crudeltà spietata della Siberia. Ma il destino intervenne e quella landa ghiacciata fu sostituita dal caldo torrido e dai deserti aridi del Medio Oriente, dove lo studente che non aveva mai preso in mano un fucile imparò a combattere, nella campagna d'Italia, a Montecassino, Ancona e Bologna.

Tuttavia, l'intenso desiderio di tornare in patria non lo abbandonò mai e solo i ricordi della sua vita idilliaca prima della guerra lo sostennero quando sprofondò negli abissi della disperazione.

Waclaw non poteva conoscere le terribili sofferenze della sua famiglia o i sacrifici dei suoi connazionali che combattevano disperatamente per mantenere Varsavia, per poi vedersi negare la patria nel modo più crudele che si possa immaginare. Anche se alla fine furono i vincitori, persero tutto: la loro casa, i loro amori, il loro Paese e nulla fu più come prima.

In un Paese governato dalla Russia comunista e controllato dalla sua polizia segreta, era impossibile tornare per paura di essere imprigionati o uccisi e non si poteva sapere nulla delle conquiste e del coraggio dei polacchi. Nessuno era al sicuro sotto il regno del terrore staliniano. Tutto era rigorosamente censurato o distrutto e con il passare del tempo poche persone sono rimaste in vita per raccontare la loro storia.

Solo nel 1989 la Polonia si è veramente liberata dal giogo russo e il suo popolo ha ottenuto la libertà per la quale aveva combattuto così valorosamente. Questa storia drammatica e toccante, basata sulle memorie di Waclaw Kossakowski, è raccontata in modo vivido e documenta un periodo tragico della storia del popolo polacco in Europa. La sua storia esige di essere raccontata e assicura che molti altri polacchi non riconosciuti non saranno dimenticati.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781849952644
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2016
Numero di pagine:192

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)