Una lettura incarnata del Pastore di Hermas: Il libro delle visioni e il suo ruolo nella formazione morale

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Titolo originale:

An N Embodied Reading of the Shepherd of Hermas: The Book of Visions and Its Role in Moral Formation

Contenuto del libro:

Il Pastore di Erma (70-150 d.C.) è una delle più antiche opere cristiane provenienti da un grande centro urbano. Sebbene la maggior parte delle testimonianze manoscritte del Pastore si concentri in Nord Africa, l'opera è da tempo associata alla città di Roma.

Si compone di tre sezioni principali: il Libro delle visioni, i Mandati e le Similitudini. Il Pastore ebbe un'enorme popolarità nei primi secoli come testo catechistico utilizzato per la formazione morale. Le sue testimonianze manoscritte nei primi secoli superavano di gran lunga quelle dei Vangeli.

Questo libro utilizza la teoria cognitiva letteraria, in particolare l'approccio noto come lettura enattiva, per indagare perché un'opera che era estremamente popolare tra i lettori d'élite nell'antichità non ha ricevuto la stessa accoglienza da parte degli studiosi moderni. Lo studio si concentra sulla prima sezione del Pastore, nota come Libro delle visioni, che narra le esperienze visionarie di Hermas in prima persona.

Il libro sostiene che la lettura enattiva può contribuire a generare esperienze coinvolgenti delle visioni di Erma e a spiegare il successo e l'attrattiva del Libro delle visioni tra i lettori antichi. Gli approcci cognitivi evidenziano anche come gli studiosi moderni, addestrati a leggere le apocalissi “controcorrente” alla ricerca di informazioni storiche o teologiche, non riescano a notare e ad apprezzare proprio gli aspetti che rendevano le apocalissi coinvolgenti e divertenti per un'ampia gamma di lettori e uditori antichi.