Una furia ostinata: come funziona la scrittura nella Gran Bretagna elitaria

Titolo originale:

A Stubborn Fury: How Writing Works in Elitist Britain

Contenuto del libro:

Due quinti delle persone più importanti della Gran Bretagna hanno ricevuto un'istruzione privata: si tratta di una percentuale cinque volte superiore a quella dell'intera popolazione, e quasi un quarto si è laureato a Oxford o Cambridge.

Otto scuole private mandano più studenti a Oxbridge che le altre 2894 scuole statali messe insieme, rendendo la Gran Bretagna moderna uno dei luoghi più diseguali d'Europa. In A Stubborn Fury, Gary Hall offre uno sguardo potente e provocatorio sulle conseguenze di questa disuguaglianza per la cultura inglese in particolare.

Concentrandosi sul romanzo letterario e sul memoir, indaga, in termini tanto acuti quanto irriverenti, sul perché tanta scrittura in Inghilterra sia acriticamente realista, umanista e anti-intellettuale. Hall lo fa riscrivendo in modo giocoso due dei più acclamati contributi a questi generi mediatici degli ultimi tempi. Uno è quello del più importante romanziere d'avanguardia inglese, Tom McCarthy, e l'importanza che egli attribuisce al modernismo europeo e alla teoria antiumanista.

L'altro è quello dei celebri memorialisti francesi Didier Eribon e Douard Louis, e il loro tentativo di reinventare la tradizione filosofica antiumanista producendo una teoria che parla di classe e intersezionalità, ma che genera l'eccitazione di un concerto di Kendrick Lamar. Piratando sperimentalmente McCarthy, Eribon e Louis, A Stubborn Fury affronta la più urgente delle domande: cosa si può fare contro l'assuefazione della cultura letteraria inglese alla visione del mondo di uomini bianchi privilegiati e borghesi, escludendo di fatto la scrittura più radicalmente inventiva, compresa quella di autori della classe operaia, BAME e LGBTQIAP+?