Un mondo ornato di pellicce: Cose selvagge, luoghi incontaminati e le frange naturali del governo Qing

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Titolo originale:

A World Trimmed with Fur: Wild Things, Pristine Places, and the Natural Fringes of Qing Rule

Contenuto del libro:

Nel XVIII e XIX secolo, il boom della domanda di risorse naturali ha trasformato la Cina e le sue frontiere.

Gli storici cinesi hanno descritto questo processo in termini crudi: le terre di confine incontaminate divennero panieri. Tuttavia, gli archivi manciù e mongoli rivelano una storia diversa.

Ben prima dell'arrivo dei coloni, gli oggetti selvatici provenienti dall'estremo nord erano diventati parte della moda d'élite e il consumo senza precedenti aveva esaurito le risorse più preziose della regione. In Un mondo ornato di pellicce, Jonathan Schlesinger utilizza questi diversi archivi per rivelare come il dominio Qing non sia stato testimone della distruzione di ambienti incontaminati, ma della loro invenzione. Nel XIX secolo le frontiere Qing non erano mai state incontaminate: i pescatori di perle avevano privato i letti dei fiumi delle cozze, i raccoglitori di funghi avevano sradicato la steppa e gli animali da pelliccia erano scomparsi dalle foreste.

In risposta, la corte si dedicò alla “purificazione”; registrò e arrestò i bracconieri, riformò le regole territoriali e ridefinì il confine tra l'incontaminato e il corrotto. L'analisi di Schlesinger fornisce un quadro per ripensare l'invenzione globale della natura.