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A Frank O'Connor Reader
Frank O'Connor (1903-1966) è noto soprattutto per i suoi racconti, che sono molto belli. In questo Reader ce ne sono diciassette, e i migliori, secondo le parole di Richard Ellmann, “fanno vibrare quei muscoli facciali che, ci dicono, sono gli stessi sia per ridere che per piangere”. Ad eccezione del capolavoro “Ospiti della nazione”, i racconti qui inclusi sono fuori catalogo da vent'anni e uno di essi era inedito.
Ma questo è un Reader e celebra la diversità creativa di uno dei migliori scrittori di questo secolo. Qui si possono anche apprezzare le abili traduzioni di O'Connor di poesie irlandesi, tra cui “The Lament for Art O'Leary”. Sono presenti diversi autoritratti, tra cui “Meet Frank O'Connor” e “Writing a Story-One Man's Way”.
La sezione finale comprende alcuni dei più bei saggi di O'Connor, da pezzi su Yeats, Joyce e Mozart, a quelli sui pub inglesi e irlandesi, fino a uno intitolato semplicemente “Irlanda”: “Nessuno che non ami il senso del passato dovrebbe mai avvicinarsi a noi; nessuno che lo faccia, quali che siano i nostri difetti, dovrebbe darci del filo da torcere”.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)