Un'analisi del Contratto sociale di Jean-Jacques Rousseau

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Titolo originale:

An Analysis of Jean-Jacques Rousseau's the Social Contract

Contenuto del libro:

Poche persone possono vantare una mente così fertile e creativa come quella del filosofo francese Jean-Jacques Rousseau.

Uno dei più influenti teorici politici dell'età moderna, fu anche compositore e scrittore di opere liriche, romanziere e memorialista, le cui Confessioni sono una delle opere autobiografiche più sorprendenti mai scritte. Come molti pensatori creativi, Rousseau era una persona la cui mente inquieta non poteva fare a meno di mettere in discussione le ortodossie accettate e di guardare alle questioni da angolazioni nuove e innovative.

Il suo trattato del 1762 Il contratto sociale fa esattamente questo. Esaminando la natura e le fonti del potere politico legittimo, il libro crea un'argomentazione strettamente ragionata e appassionatamente persuasiva a favore della democrazia in un'epoca in cui la forma di governo più accettata era la monarchia assoluta, legittimata dalle credenze religiose sul diritto divino di re e regine a governare. In Francia, il libro fu vietato dai preoccupati censori cattolici; nella nativa Ginevra di Rousseau, fu vietato e bruciato.

Ma la storia ha presto spinto le idee di Rousseau nel mainstream della teoria politica, con le rivoluzioni francese e americana che hanno aperto la strada al governo democratico per guadagnare terreno in tutto il mondo occidentale. Sebbene sia stato proprio questo a far proibire il libro di Rousseau all'epoca, l'idea innovativa che ogni governo legittimo si basi sulla volontà del popolo è oggi riconosciuta come il principio fondamentale della libertà democratica e rappresenta, per molti, il più alto degli ideali.