Trudeau: l'educazione di un primo ministro

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Titolo originale:

Trudeau: The Education of a Prime Minister

Contenuto del libro:

Da uno dei giornalisti politici canadesi più popolari e più legati al mondo della politica, un'analisi senza peli sulla lingua di Justin Trudeau e del governo liberale al potere. Una lettura imperdibile in vista delle elezioni federali del 2019.

I canadesi sono sempre più divisi sul loro camaleontico primo ministro. Justin Trudeau sembra meno un primo ministro trasformista e più un personaggio che si limita a recitare in televisione. Quando è entrato in politica, si è presentato come una persona frivola e senza principi fissi. Ora si presenta come un politico convinto. Ma è vero o falso? Cosa ha motivato la sua metamorfosi: la fede o l'opportunismo? Più prosaicamente, sembra un uomo di buone intenzioni, ma alle elezioni del 2019 sarà giudicato in base ai risultati. E questi risultati sono stati deludenti per molti, anche nel suo stesso partito. L'aumento del deficit, l'acquisto dell'oleodotto Trans Mountain, il disastroso viaggio in India, l'introduzione di una carbon tax e le relazioni sempre più logore con la Cina non hanno fatto bene né a lui né al suo partito. Più di recente, e forse in modo più devastante, i clamorosi passi falsi che hanno coinvolto il destino legale di SNC-Lavalin e le successive dimissioni di due ministri di primo piano e del suo segretario principale, hanno sollevato seri interrogativi sull'integrità del Primo Ministro e sul suo rispetto per lo Stato di diritto. John Ivison, editorialista politico del National Post dal 2003 e capo ufficio di Ottawa per Postmedia negli ultimi tre anni, ha visto Trudeau evolversi come politico e leader in patria e all'estero. Da quando l'ha intervistato per la prima volta nel 2006, i due si sono incontrati in diverse occasioni.

È stata una transizione affascinante che non è stata colta appieno da nessuno scrittore. Questo libro traccia il palinsesto dell'uomo, ora a malapena visibile sotto i discorsi, i segnali di virtù e gli orpelli lucidi della carica. Ivison conclude che è sempre stato un manipolatore, bravo a capire i sentimenti degli altri e a giocare su di essi. Questo lo ha reso un politico formidabile, ma che potrebbe essere rovinato dall'aver alzato troppo l'asticella, promettendo di trasformare un Paese che è stato progettato per resistere al cambiamento.

Una delle tesi centrali di questo libro è già evidente: che i più grandi punti di forza di Trudeau sono anche la sua più grande debolezza; che il nome famoso, una vita di privilegi e l'impulsività sono altrettanto suscettibili di cacciarlo dalla carica quanto lo hanno fatto arrivare lì in primo luogo. Il passaggio dalla sinistra aspirazionale alla sinistra identitaria è un costoso allontanamento dal sentimento popolare, tanto che la stragrande maggioranza dei canadesi si troverebbe più a suo agio con un partito di governo che si limitasse a promuovere il Canada come il miglior posto al mondo in cui vivere, guadagnare un reddito e costruire ricchezza e imprese.