Trigger Warning: La paura di essere offensivi sta uccidendo la libertà di parola?

Punteggio:   (4,3 su 5)

Trigger Warning: La paura di essere offensivi sta uccidendo la libertà di parola? (Mick Hume)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro presenta una forte difesa della libertà di parola, esaminando le sfide contemporanee e le implicazioni sociali della limitazione dell'espressione. Molti recensori ne hanno lodato l'analisi accademica approfondita e le argomentazioni puntuali, mentre alcuni ne hanno criticato la lunghezza, la ripetitività e la percezione di parzialità politica.

Vantaggi:

Analisi accademica approfondita della libertà di parola.
Affronta questioni attuali e significative sulla libertà di parola nell'attuale contesto politico.
Si confronta con le idee filosofiche, fornendo argomentazioni convincenti a suo favore.
Fornisce un contesto storico e una chiara difesa del Primo Emendamento.
Incoraggia il pensiero critico sulle norme sociali in materia di libertà di parola.

Svantaggi:

Alcuni recensori hanno trovato il libro ripetitivo e troppo lungo, suggerendo che avrebbe potuto essere più conciso.
Alcune critiche hanno parlato di un'agenda percepita come di destra e di una mancanza di sfumature nel discutere la libertà di parola.
Alcuni esempi sono stati considerati poco approfonditi.
Un recensore ha espresso preoccupazione per i potenziali pregiudizi dell'autore e per il trattamento di argomenti delicati.

(basato su 54 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Trigger Warning: Is the Fear of Being Offensive Killing Free Speech?

Contenuto del libro:

Edizione concisa e abbreviata.

Abbiamo davvero il diritto di dire la cosa "sbagliata"?

Raccomando vivamente questo libro. Hume ha ragione nel dire che l'attuale proliferazione degli avvisi di pericolo è assurda" (Guardian).

In una feroce difesa della libertà di parola - in tutte le sue forme - la polemica tagliente di Mick Hume espone le nuove minacce che oggi si affacciano nella storica lotta per la libertà di espressione. Nel 2015, gli attacchi a sangue freddo a Parigi contro i vignettisti di Charlie Hebdo hanno unito il mondo del libero pensiero nel proclamare "Je suis Charlie". Ma non passò molto tempo prima che molti sostenessero che i massacri dimostravano la necessità di limitare il diritto di essere offensivi. Nel frattempo, gli studenti sensibili vengono messi al riparo da materiale potenzialmente offensivo e i vigilanti di Twitter sorvegliano coloro che esprimono l'opinione "sbagliata". Ma il diritto fondamentale che viene soppresso - quello di essere offensivi, nonostante i problemi che crea - non è solo accettabile, ma vitale per la società. Senza una totale libertà di espressione, le altre libertà non saranno possibili.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780008126407
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2016
Numero di pagine:144

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)