Trame balcaniche: Nuove opere teatrali dall'Europa centrale e orientale

Titolo originale:

Balkan Plots: New Plays from Central and Eastern Europe

Contenuto del libro:

Trame balcaniche: Opere teatrali dell'Europa centrale e orientale.

Introdotto da Gina Landor.

Questa raccolta unica presenta quattro nuove opere teatrali sulla guerra, la tirannia e la discriminazione di scrittori dell'Europa centrale e orientale. Include le opere: "Il corpo di una donna come campo di battaglia nella guerra di Bosnia" di Matei Visniec, "Cordon" di Nebojsa Romcevic, "Quando voglio fischiare, fischio..." di Andreea Vălean e "Soap Opera" di Gyrgy Spir.

Il titolo di questo volume allude alla storia del doppio gioco politico in una regione tormentata dell'Europa meridionale, circondata dall'Adriatico, dall'Egeo e dal Mar Nero. G. B. Shaw scrisse "Arms and The Man" su un piccolo complotto balcanico nel XIX secolo. È in questa tradizione, piuttosto che in senso geografico, che usiamo il titolo "Trame balcaniche". Le opere di questo volume sono lavori drammatici che sono emersi da, o che prendono come soggetto, la lotta di individui all'interno di società colpite da recenti sconvolgimenti politici. Gli autori esplorano gli aspetti della libertà e della ribellione, dell'etnia e della discriminazione, della lealtà e del tradimento in situazioni in cui gli atteggiamenti e le convinzioni convenzionali sono messi a dura prova. In alcune opere, il conflitto è tra gli atteggiamenti tradizionali socialisti e il capitalismo occidentale. In altre, i valori e le convinzioni della generazione più giovane si scontrano e sfidano quelli della generazione più anziana. In ognuna delle opere, il modo in cui il personale e il politico interagiscono è molto evidente.

I drammi

Il corpo della donna come campo di battaglia nella guerra di Bosnia" di Matei Visniec, traduzione di Alison Sinclair: Due donne si incontrano all'indomani della guerra di Bosnia. Entrambe lottano per liberarsi dai loro campi di battaglia interiori.

"Incontestabilmente una delle migliori e più potenti opere del Festival di Avignone" La Gazette Provencale.

Cordon" di Nebojsa Romcevic, tradotto da Sladjana Vujovic: un gruppo di poliziotti speciali di Belgrado scatena una rivolta durante una protesta pacifica, picchiando con cattiveria uno studente. Un duro atto d'accusa contro la brutalità e la corruzione del regime di Milosevic. Vietato in tutta la Jugoslavia. L'adattamento cinematografico ha vinto il Festival di Montreal del 2003.

Quando voglio fischiare, fischio... di Andreea Vălean, tradotto da Cheryl Robson e Claudiu Trandafir: una studentessa visita un centro di detenzione giovanile per un progetto di ricerca. L'intervista a tre giovani delinquenti ha conseguenze disastrose per tutte le persone coinvolte.

Soap Opera di Gyrgy Spir, tradotto da Andrew Bock: Un venditore vuole iscrivere una donna a un programma di risarcimento ebraico. L'opera solleva interrogativi sui metodi occidentali di risarcimento per i crimini di guerra.