Toni Morrison e il piacere queer dei fantasmi

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Titolo originale:

Toni Morrison and the Queer Pleasure of Ghosts

Contenuto del libro:

Toni Morrison and the Queer Pleasure of Ghosts interviene radicalmente su uno dei temi più consolidati e sacri della ricerca su Toni Morrison, l'amore.

Andando oltre la rappresentazione morrisonana dei fantasmi come passato dimenticato o occluso, Juda Bennett scopre come Morrison immagini la sfera spettrale come sempre già queer, una provocazione e una sfida all'eteronormatività - con il fantasma che appare come un partecipante attivo nella rottura dell'eterosessualità obbligatoria, come una figura che incarna i desideri dell'armadio o come un'emanazione disincarnata che contrasta l'omofobia. Da The Bluest Eye a Home, i romanzi della Morrison hanno incluso molti fantasmi queer che sfidano le nostre concezioni più care dell'amore e parlano alle ansie culturali sulla sessualità nera, sul matrimonio gay, sull'AIDS, sulla visibilità delle lesbiche e sulle identità transgender.

Non sorprende che il fantasma ruba-scena Beloved appaia al centro di questo libro, ma Bennett mette in guardia dalla stasi interpretativa, invitando i lettori a liberarsi dalla morsa che Beloved ha esercitato sull'immaginazione, per non perdere tutta la forza del progetto di Morrison sull'amore queer.