Toccare l'arte

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Titolo originale:

Touching the Art

Contenuto del libro:

Un memoir di audace osservazione su traumi intergenerazionali, belle arti e compartimentazione da parte di un'autrice che torna a Soft Skull e che ha vinto il Lambda Literary Award.

Un misto di memoir, biografia, critica e storia sociale, Touching the Art è l'interrogazione dell'icona queer e attivista Mattilda Bernstein Sycamore sulle possibilità dell'impegno artistico, sui limiti della mentalità borghese, sull'eredità dell'abbandono familiare e su ciò che l'arte può o non può fare.

Sotto forma di progetto di ricerca auto-diretto, Sycamore racconta l'eredità del suo rapporto conflittuale con la defunta nonna, un'artista astratta di Baltimora che ha incoraggiato Mattilda da giovane, per poi denigrare il suo lavoro come "volgare" e uno "spreco di talento" quando è diventato apertamente queer.

Mentre passa in rassegna i dipinti e i lavori di carta fatti a mano di sua nonna Gladys, Sycamore esamina l'impulso creativo stesso. In frammenti che evocano i movimenti della memoria, cerca il posto di Gladys all'interno delle traiettorie del modernismo di metà secolo e dell'espressionismo astratto, dell'assimilazione ebraica e della fuga dei bianchi, del trauma intergenerazionale e della lotta di classe.

Sycamore scrive: "L'arte non è mai solo arte, è una storia di sentimenti, uno spazio tra le sensazioni, una valvola di sicurezza, una botola di fuga, un cambiamento improvviso nel corpo, una cartellina piena di fiori, un tappetino di benvenuto girato e rigirato, ancora e ancora, benvenuto".

Rifiutando le risposte facili alla ricerca di una verità incarnata, Sycamore rovescia la correttezza per toccare l'arte e sentire tutto ciò che passa.