Punteggio:
Il libro è un'opera prima di Howard Sturgis, che mostra le prime qualità del suo lavoro successivo e funge da proto-romanzo gay pionieristico. Risuona con i lettori moderni, in particolare con quelli degli studi gay, nonostante manchi di una certa profondità narrativa.
Vantaggi:Il romanzo offre un ritratto perspicace della coscienza e dell'infatuazione di un giovane uomo in un ambiente sociale. È considerato significativo per la letteratura gay ed è lodato per la sua influenza su E.M. Forster. La disponibilità di un'edizione meno costosa è vantaggiosa per gli studi.
Svantaggi:L'autore non aveva ancora acquisito la padronanza della rappresentazione di un intero ambiente sociale o della risoluzione di una storia, il che può sminuire la qualità complessiva della narrazione.
(basato su 1 recensioni dei lettori)
Tim (Gay Classics Series)
"Tim" (1891) è un delicato ritratto dell'affetto devoto di un ragazzo sensibile per un ragazzo più grande, una storia molto toccante di un personaggio tenero e dimentico di sé.
--- Howard Overing Sturgis (1855-1920) era uno scrittore inglese, autore di soli tre romanzi: "Tutto ciò che era possibile", "Tim" e "Belchamber". Frequentò l'Eton College, dove si svolgono alcune scene di "Tim".
Era un amico intimo di Henry James. --- Mio carissimo Howard, desidero così tanto avere tue notizie che nient'altro che questo atto di aggressione può servire, e anche se so (nessuno meglio di me) quanto sia pesante, per non dire intollerabile, il sovraccarico della malattia, la richiesta che coloro che sono troppo afflitti per nutrirsi da soli alimentino la posta con vivaci resoconti di se stessi. Ma anche se non immagino affatto che non vi stiate nutrendo da soli (spero in modo molto regolare e delicato), questo è comunque un irresistibile abbandono a sentimenti di cui siete l'oggetto amato: affetto crudo, interesse affettuoso, desiderio incontrollabile.
Guarda che non è una richiesta di nulla, anche se languisco nel vago: è solo una rinnovata "dichiarazione" di disposizioni che da tempo, spero, ti sono familiari e che la mia stessa incertezza mi fa desiderare, per mio sollievo, di ribadire...". (Henry James a Howard Sturgis, 2 settembre 1913)
© Book1 Group - tutti i diritti riservati.
Il contenuto di questo sito non può essere copiato o utilizzato, né in parte né per intero, senza il permesso scritto del proprietario.
Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)